Home / Sport / Zdenek Zeman sta meglio, il figlio Karel e la foto insieme al mare: «La Pre-Season non è parte dell’allenatore, è essa stessa l’allenatore»

Zdenek Zeman sta meglio, il figlio Karel e la foto insieme al mare: «La Pre-Season non è parte dell’allenatore, è essa stessa l’allenatore»

//?#

Sono passati quasi sei mesi dal drammatico ricovero di Zdenek Zeman, indimenticato tecnico del Pescara, del Foggia e uno dei personaggi più iconici del nostro calcio. 

Il boemo, che ha compiuto 78 anni a maggio, era stato trasportato in ospedale a Pescara dopo una pesante influenza, che faceva seguito a un’ischemia avuta a ottobre, e i medici avevano raccontato delle sue pesanti difficoltà a parlare, e di una emiparalisi destra, scatenando la furia della famiglia, e in particolare del figlio maggiore Karel, a sua volta allenatore, che denunciava una violazione della privacy.

Adesso è lo stesso Karel a pubblicare una foto dal sapore di vacanza, al mare con il papà, seduto su una sedia, probabilmente a rotelle, in riva. Rievocando il calcio spumeggiante («champagne») che ha caratterizzato il gioco delle squadre di Zdenek, accompagnando il tutto con una didascalia che ha un sapore di fiducia e di ripartenza: «La Pre-Season fa sognare, disperare, illudere, soffrire. La Pre-Season non è parte dell’allenatore, è essa stessa l’allenatore». Come dire che l’allenatore boemo è in preparazione estiva.

Nipote di Cestimir Vycpalek, fratello della madre, sbarca in Italia — a Palermo, dove lo zio allena prima di passare alla Juventus — nel 1968 e si iscrive all’Isef laureandosi con una tesi sulla medicina dello sport.  Poi si iscrive al corso per tecnici di Coverciano e inizia la sua carriera. A metà anni ’80 si fa notare al Licata, proprio in Sicilia, per il gioco d’attacco: vive una prima avventura a Foggia, poi a Messina lancia Totò Schillaci ben prima delle Notti Magiche. La vera storia degna della S maiuscola arriva appena prima di Italia ’90, con il ritorno a Foggia: il 4-3-3 iconico, il tridente Baiano-Signori-Rambaudi e il Foggia dei «miracoli». che sbanca il campionato di serie B. 

Cinque anni dopo c’è la Lazio, ma non funziona, e allora arriva la chiamata di Sensi, ma anche le polemiche sul doping nel calcio — ricordando appunto la sua tesi all’Isef — e la Juventus. Non andrà bene nemmeno in giallorosso, ma con il passare degli anni nel 2011 arriva la sua nuova patria, Pescara, sempre su quell’Adriatico vicino anche a Foggia, e altri successi calcistici. Ed ecco ora lo scatto in riva al mare, ora, con un messaggio di speranza e guarigione. 

6 agosto 2025

6 agosto 2025

Fonte Originale