
Giorgia coach in scena e a bordo campo, voto: 8
Quest’anno le Last Call di X Factor (lo show Sky Original prodotto da Fremantle, in onda tutti i giovedì su Sky e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand) sono state più impegnative rispetto alle scorse edizioni. Per i concorrenti, perché per accedere ai Live bisognava superare il temibile meccanismo dello switch, e le sedie a disposizione erano soltanto tre. Ma anche per i giudici, perché si sono ritrovati davanti alle loro rispettive squadre soltanto in questa fase (non c’è stata quindi stata occasione per rompere il ghiaccio, tra chiacchiere, risate e musica, in location esterne, come accaduto nelle edizioni precedenti). Fortunatamente tutti hanno potuto contare su Giorgia, che in scena e a bordo campo è riuscita a trasmettere l’energia e la grinta necessaria per affrontare una fase così cruciale, a consolare gli eliminati e persino a controllare che tutti avessero il giusto apporto di liquidi («Devi andare a bere? Vai, sbrigati!»). Una manna in una situazione da salivazione azzerata e ansia a mille.
Jake attanagliato dai dubbi, voto: 5
Non avremmo mai pensato di vedere Jake (ieri sera con un look molto “boscaiolo dell’Idaho”) così attanagliato dai dubbi. È stato il primo giudice a sedersi dietro al bancone, per – evidentemente – liberarsi al più presto possibile dell’ingrato compito. Due eliminazioni in particolare lo hanno messo in difficoltà : quella di Gabriele Bernabò in arte Androgynus, che pure lo ha stupito con la sua versione di «L’era del cinghiale bianco» accompagnata con il violino, e quella della “napolatina” Vicky Della Peruta. Jake si è sentito il giudice meno adatto a seguire il loro percorso artistico. «L’unica motivazione sensata – ha detto a Della Peruta – è quella del percorso qua dentro, che alla fine è l’unica cosa che conta. Io non sarei in grado di fare un percorso urban convincente qua dentro».
Paola e i fantasmi del passato, voto: 5
«Cosa bevo? Acqua anche se vorrei un gin tonic». «Posso scappare?». Paola più di tutti ha accusato la tensione delle Last Call. E dopo un po’ si è lasciata sfuggire il perché. «Hai un’immagine fortissima – ha detto a Sakina Sanogoh – e anche il timbro della tua voce è un timbro bello, interessante. È veramente difficile nel tuo caso, perché hai un sacco di cose giuste, però io so cosa vuol dire (l’ho imparato l’anno scorso per la prima volta), so cosa ci aspetta qui dentro». Non è la prima volta che Paola ha fatto riferimenti ad X Factor 2024. Cosa è successo di così terribile da tormentarla ancora oggi? Jake ha abbozzato un’ipotesi: «Secondo me è scottata dall’anno scorso, che Lowrah non è stata capita, non vuole ripetere l’errore». E infatti poi Paola non ha assegnato la sedia alla concorrente. Che ha commentato, delusa: «Penso che con un altro giudice sarebbe andata diversamente».
Gabbani e il suo asso nella manica (PierC), voto: 7
Ai Bootcamp Piercesare Fagioli in arte PierC ha conquistato l’X Pass del severissimo (e tecnicissimo) giudice Gabbani. Per quest’ultimo l’identità artistica viene prima di tutto, come ha spiegato a Pietro Cardoni alias Mazzoli (poi eliminato): «Le forme d’espressione anche se sono eterogenee devono comunque secondo me essere vincenti dal punto di vista artistico, avere un fil rouge di collegamento. Noi possiamo essere tutto ma quando siamo sul palco dobbiamo scegliere di essere qualcosa». PierC, anche alle Last Call, ha dimostrato di avere un’identità chiara e ben definita. E gli altri giudici si son mangiati le mani per esserselo lasciato sfuggire. Paola l’ha addirittura già incoronato vincitore dell’edizione. I Live non sono ancora iniziati, quindi attenzione a giocarsi bene una carta così forte: da un grande potere derivano grandi responsabilità .
La serataccia di Lauro tra Senato ribelle e X Pass poco convincenti, voto: 4
Non ha avuto per niente una serata facile Lauro. Prima il misunderstanding durante lo switch tra Layana Oriot e Francesco Di Fiore (su una delle tre sedie era seduto anche un altro Fiore, Alfredo, che prontamente si è alzato ma non era lui l’eliminato). Poi l’esibizione poco convincente del suo gruppo X Pass, i Copper Jitters. «Posso dire? Questa esibizione no – ha detto il giudice, visibilmente irritato -. Sinceramente non pensavo di trovarmi in questa situazione con voi. È un pezzo un po’ fuori dalle vostre corde? Lo dovevi sapere prima, i tempi di “faccio tutto a caso perché sono una rockstar” sono finiti da 40 anni. Adesso per essere competitivo nel mercato discografico devi essere un militare». Lauro ha ammesso di sentirsi in difficoltà : «Sono in difficoltà perché guardo qua (verso le sedie, ndr.) e ho dei super professionisti, ragazzi molto bravi. Siete consepevoli che avete messo a repentaglio una cosa che era certa?». Dopo una rapida consultazione con gli altri giudici il coup de théâtre: i Copper Jitters hanno ottenuto una sedia e sono stati eliminati i Plastic Haze, l’altra band in lizza per un posto ai Live, tra le vivaci proteste del Senato a suon di “noo” e fischi assortiti. «Senato, dico solo una cosa. Prima di tutto, prima di fischiare: tutti i ragazzi che sono arrivati qui a questo punto sono meritevoli. Quest’anno ho detto una cosa con l’X Pass, ho detto: “Questi ragazzi li riempio di esplosivo e li faccio saltare in aria”…metaforicamente. Ragazzi, ve sfonno, preparatevi ad un duro lavoro».
17 ottobre 2025
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