Wizz Air, la terza più grande compagnia aerea low cost d’Europa, ridimensiona le sue ambizioni extra-continentali e chiude dal 1° settembre la filiale di Abu Dhabi. Lo ha confermato l’azienda in una nota dopo che negli ultimi giorni erano state tolte dalle vendite quasi tutti i voli operati dagli aerei basati negli Emirati Arabi Uniti.
I piani falliti
Quella di Abu Dhabi doveva essere la prima mossa di Wizz Air per espandersi verso l’India, altri Paesi dell’Asia e un pezzo d’Africa. Si è rivelata una missione senza successo, con perdite economiche significative, non aiutata dai problemi ai motori di nuova generazione e dal contesto geopolitico territoriale. Ma è anche un passaggio che segnala le crescenti difficoltà del vettore.
Focus sull’Europa
La low cost ungherese parla di «riallineamento strategico» per rafforzare il focus operativo «nell’Europa centrale e orientale e in alcuni mercati selezionati dell’Europa occidentale» tra i quali l’Italia. La chiusura della filiale di Abu Dhabi, si legge ancora, «segue una rivalutazione completa delle dinamiche di mercato, delle sfide operative e degli sviluppi geopolitici in Medio Oriente».
Le ragioni dell’addio
L’aviolinea uscirà anche dalla joint venture con il fondo d’investimento locale Adq. «L’ambiente operativo è cambiato in modo significativo. I vincoli nella catena di approvvigionamento, l’instabilità geopolitica e l’accesso limitato al mercato hanno reso sempre più difficile sostenere le nostre ambizioni iniziali», sottolinea il ceo di Wizz Air, József Váradi. «Anche se si è trattato di una decisione difficile, è quella giusta date le circostanze. Continuiamo a concentrarci sui nostri mercati principali e su iniziative che migliorano l’offerta di Wizz Air per i clienti e generano valore per gli azionisti».
La sfida dei vettori locali
Difficoltà a contrastare la concorrenza — che nel Golfo è fatta anche di grosse realtà come Etihad ed Emirates — erano emerse già a marzo, quando Wizz Air aveva dovuto annullare il lancio della rotta Milano Malpensa-Abu Dhabi con l’Airbus A321Xlr (l’ultimo gioiello di casa Airbus) senza fornire ufficialmente una motivazione. Come ha rivelato il Corriere l’aviolinea non era stata in grado di vendere un numero soddisfacente di biglietti anche per la guerra tariffaria di Etihad sulla stessa tratta.
I numeri
La compagnia continua a gestire le conseguenze dei problemi ai motori Gtf di Pratt & Whitney — le cui ispezioni richiedono fino a un anno di tempo — e che hanno messo a terra quasi il 20% della sua flotta della famiglia Airbus A320neo tra il 2024 e l’inizio del 2025. Negli ultimi dodici mesi fiscali Wizz Air ha registrato un utile netto di 213,9 milioni di euro, con un calo del 42% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile operativo è diminuito del 62%. La compagnia ha ottenuto crediti e risarcimenti per un totale di 353,6 milioni di euro.
Oltre 1 milione di sedili non più in vendita
Nella base di Abu Dhabi Wizz Air aveva posizionato ben 12 aeromobili: otto Airbus A321 e quattro Airbus A321neo. Secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma specializzata Cirium per l’intero 2025 la low cost aveva messo in vendita 3,5 milioni di posti sui voli della filiale emiratina: di questi quasi 1,3 milioni negli ultimi quattro mesi dell’anno che, data la chiusura il 1° settembre, non ci saranno più.
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14 luglio 2025
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