
La vita di una palla da tennis, nei tornei professionisti, è breve: nove game (o sette, se si tratta di inizio partita, oltre al riscaldamento), Wimbledon non fa eccezione. Si stappa il tubo, si picchia fino allo sfinimento delle stesse, poi vengono cambiate. E basta? Che fine fanno, una volta gonfie e usurate in questo tennis sempre più potente? Gli impieghi possono essere dei più disparati, come accade nella vita di tutti i giorni anche tra i giocatori amatoriali. Ma a Wimbledon, ormai da anni, la trovata è decisamente interessante. E molto apprezzata.
La seconda vita delle palline da tennis a Wimbledon
In Inghilterra, infatti, le palline da tennis già utilizzate vengono trasformate in tane per topi. L’iniziativa è nata nei primi anni 2000 da diverse organizzazioni britanniche e ha la finalità di proteggere i topi di campagna dai predatori: si tratta infatti di un animale che vive in prati con erba alta, dalle dimensioni piccole, un pollice di una mano umano. Dimensioni talmente ridotte per cui una palla da tennis può essere una protezione davvero molto efficace, anche grazie al fatto di essere impermeabile.Â
Le palle vengono così fissate ai prati, ma anche appese agli alberi, come dimostrano le foto che girano sui social. Quest’anno si stima che a Wimbledon verranno utilizzate 55mila palline da tennis, una cifra enorme che sarebbe uno spreco non sfruttare con una seconda vita. Gli inglesi ci hanno pensato da tempo, per una buona causa. E dunque può capitare che un topolino, inconsapevolmente, trovi riparo in una palla colpita da Jannik Sinner. A Wimbledon succede anche questo.
2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 13:32)
© RIPRODUZIONE RISERVATA