
Combattere l’inverno demografico tramite l’aumento della natalità, ma anche attirando nuove famiglie che vedono nel Trentino un territorio favorevole per poter vivere. Queste le due direttrici lungo le quali si è mossa la giunta provinciale, e in particolare l’assessore alla Famiglia Achille Spinelli, per definire il bilancio 2026-2028 della Provincia di Trento.
Il tema delle famiglie ritorna al centro delle politiche provinciali, ma secondo Spinelli c’è un motivo: «La scorsa legislatura non era stato sottovalutato l’aspetto delle politiche familiari, alcune iniziative erano già sorte allora, però il Covid-19 aveva dominato le scelte e assorbito la maggior parte delle risorse. Inoltre, ha forse ritardato alcune decisioni che comunque erano in animo». Ma adesso l’inverno demografico è diventato un tema quanto mai attuale.
Le misure nel bilancio
Nella nuova manovra le due operazioni principali per le famiglie riguardano i servizi per la prima infanzia e l’attività estiva nelle scuole. Nel primo caso, l’obiettivo è la sostanziale gratuità dei servizi per la prima infanzia per le famiglie con Icef fino a 0,4 e ridurre gli oneri di circa il 50% per chi ha l’Icef fino a 0,7. L’altra iniziativa è la tanto discussa «scuola a luglio» annunciata da Fugatti durante l’estate. La misura propone di garantire attività estive anche negli edifici scolastici (una misura che potrebbe estendersi, in futuro, non solo ai mesi caldi). Ma quanto costeranno in totale? «Non abbiamo ancora stime solide — dice Spinelli —. Sappiamo che costeranno, ma sappiamo che possiamo permettercelo. Queste sono le nostre due certezze».
Sostegno alla natalità
Oltre alle misure della nuova manovra, Piazza Dante ha messo in campo per le famiglie anche il nuovo assegno di natalità per il terzo figlio (una spesa a regime di circa 36 milioni di euro), le agevolazioni Irpef e le misure sui congedi parentali. Le iniziative che puntano sul sostegno alla natalità hanno una prospettiva di lungo periodo — «se vogliamo ragionare in termini di popolazione attiva guardano a 20 anni», dice Spinelli. Ma nel breve periodo, il Trentino vuole diventare un territorio che possa essere visto come adatto a trasferirsi. «È chiaro che se si fa meglio di altre zone si crea un fattore di attrazione importante — spiega Spinelli —. L’idea è di combattere l’inverno demografico anche con le dinamiche della popolazione». E ha aggiunto: «Vogliamo abbinare la cura della famiglia e il sostegno maggiore alla natalità come fattore attrattivo per l’insediamento familiare e lavorativo, perché se arrivano persone, magari stiamo attirando non solo residenti, ma anche lavoratori».
Aiuti alle imprese
Famiglie e imprese vanno di pari passo per la Provincia. E anche per questo motivo, oltre alle misure introdotte per aiutare le aziende a innovare, si è puntato molto sul tema della casa. Nella manovra si prevede l’istituzione di una nuova misura per l’erogazione di contributi a favore di persone fisiche che ristrutturarli alloggi da locare a canone moderato. Sono stati previsti 5 milioni di euro, in previsione di mettere sul mercato circa 250/300 affitti. Itea sarà finanziata con circa 15 milioni di euro per sistemare e rimettere in locazione circa 300 alloggi sfitti. Si vogliono anche agevolare i giovani e le famiglie numerose con il supporto all’acquisto della prima casa di abitazione da ristrutturare. E poi ci sono le politiche di ripopolamento delle valli come i progetti RiUrb e RiVal. «L’impossibilità di trovare una casa accessibile erode il potere d’acquisto delle famiglie e costringe i giovani a ritardare la formazione di una famiglia o, peggio, a lasciare il Trentino, alimentando l’invecchiamento della popolazione», ha fatto sapere la Provincia durante la presentazione della manovra.
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5 novembre 2025
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