
Il discorso annuale sullo Stato dell’Unione tenuto al Parlamento da Ursula Von der Leyen ha visto nuove aperture per l’industria dell’auto del Vecchio Continente. In particolare la presidente della Commissione si è dichiarata favorevole al progetto delle piccole auto a basso costo da realizzare in Europa, proposto inizialmente dall’ex Ceo di Renault Luca de Meo e da John Elkann, presidente di Stellantis. L’obiettivo è creare una nuova categoria di vetture accessibili ed ecologiche, con il supporto di una legislazione europea favorevole e di sgravi fiscali per combattere la concorrenza cinese e non solo.
«Investiremo in veicoli piccoli e accessibili»
Il modello da seguire sarebbe quello delle keicar giapponesi, vetture compatte pensate per gli spostamenti urbani che godono di numerose agevolazioni fiscali e vendute sul mercato a prezzi accessibili. «Milioni di cittadini hanno bisogno di vetture a basso costo — ha dichiarato Von der Leyen —. Credo che dovremmo investire in veicoli piccoli e accessibili per il futuro sia per soddisfare la domanda interna sia per l’esportazione. Per questa ragione proporremo di collaborare con l’industria a una nuova iniziativa denominata Small Affordable Cars (piccole auto accessibili».
«Si chiameranno E-Car»
L’Europa, quindi, dovrà avere la sua E-Car: «Dovrà essere ecologica, pulita, efficiente e leggera. Bisognerà che sia prodotta in Europa e che le catene di fornitura e approvvigionamento siano europee. Non possiamo consentire alla Cina di conquistare il nostro mercato: le auto del futuro dovranno essere realizzate nel nostro Continente», ha dichiarato la presidente.
Venerdì il confronto tra industria e politica
Immediate le reazioni della politica italiana che da tempo, insieme all’industria dell’auto, chiede nuove regole anche in materia di revisione della normativa sulle emissioni di Co2. «È necessario uno shock di riforme — ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso —. Venerdì sarà il giorno della verità per l’industria dell’auto europea». Venerdì 12 settembre, infatti, l’industria dell’auto europea incontrerà la Commissione in occasione del programma “Dialogo Strategico sull’Automotive” pensato per il confronto tra le parti. I costruttori chiederanno più flessibilità sulle normative antiinquinamento e il possibile posticipo dello stop ai motori a combustione previsto per il 2035.
10 settembre 2025 (modifica il 10 settembre 2025 | 16:15)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 settembre 2025 (modifica il 10 settembre 2025 | 16:15)
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