Venduta la Mercedes più costosa del mondo: oltre 50 milioni di euro per la W196 R di Fangio

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Una vendita all’asta per restaurare la propria struttura: l’Indianapolis Motor Speedway Museum ha deciso di mettere all’incanto il pezzo più prezioso della sua collezione e ha incassato una bella sommetta, precisamente 46.500.000 euro che con tasse e commissioni sono diventati 51.155.000 euro. Giusto così perchè l’auto in questione era la Mercedes-Benz W196 R Stromlinienwagen, donata dalla Casa tedesca ai proprietari dello storico circuito, nel 1955, al termine delle due sole stagioni in cui la monoposto disputò il Mondiale di F.1, vincendolo in entrambi i casi. Fu un evento clamoroso per l’epoca, perchè Mercedes-Benz era tornata alle competizioni dopo quindici anni di assenza: un dominio quasi assoluto, visto che in 12 gare, la W196 R Stromlinienwagen si impose in nove occasioni.

Anche Taruffi la guidò

A guidarla, solo sette piloti: la leggenda argentina Juan Manuel Fangio (che si portò a casa il secondo e il terzo titolo iridato della sua immensa carriera) e l’altro mito inglese Stirling Moss. Poi l’italiano Piero Taruffi, il francese Andrè Simon e i tedeschi Hans Hermann, Karl Kling e Hermann Lang. La W196 R debuttò – in versione a ruote scoperte – a metà della stagione 1954 del Mondiale di F.1, dimostrando subito di essere vincente. Il merito era anche dell’otto cilindri in linea bialbero da 2.5 litri, dotato di iniezione diretta (che era stata sperimentata sui motori Daimler-Benz sui famosi caccia Messerschmitt Bf.109 della Luftwaffe) e distribuzione desmodromica. Raggiungeva quasi 300 cavalli nelle configurazioni più spinte.

Ruote scoperte oppure coperte

A seconda dei tracciati, la monoposto poteva essere utilizzata in versione a ruote scoperte, oppure con carrozzeria aerodinamica. Il soprannome ‘Stromlinienwagen’ (Streamliner in tedesco) deriva proprio dalla versione a ruote coperte che, anche se rendeva l’auto più pesante e poteva creare qualche problema di surriscaldamento, le permetteva di essere più veloce di circa 30 km/h rispetto a quella classica. Per gli storici della F.1, avrebbe potuto vincere ancora molto ma Mercedes-Benz decise di ritirarsi dalle competizioni quando alla 24 Ore di Le Mans, la 300 SLR del pilota francese Pierre Levegh uscì di pista finendo sulle tribune del rettilineo causando la morte del pilota e di 83 spettatori oltre al ferimento di altre 120 persone.Fu un grave colpo psicologico (e non solo) per la Casa tedesca, che al termine di quella stagione si ritirò dalle competizioni e donò le vetture che sarebbero rimaste inattive.

Il valore destinato a crescere

Di W196 R esistono solo quattro al mondo ed è la prima volta che un esemplare è stato offerto per la vendita a un privato. L’evento, organizzato presso il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda e aperto a una platea selezionatissima di collezionisti, è stato anche trasmesso in streaming:,partendo da 20 milioni, la W196 R è rapidamente salita, fino a chiudere a un valore elevatissmo anche se la stima degli esperti di Sotheby’s era stata sui 70 milioni di euro. Per la statistica è comunque la seconda cifra più elevata in assoluto per una vettura d’epoca: il primato è custodito sempre in casa Mercedes-Benz ed è difficilmente superabile. Nel 2022, infatti, la 300 SLR ‘Uhlenhaut’ Coupé ha raggiunto i 135 milioni di euro.

17 febbraio 2025 (modifica il 17 febbraio 2025 | 08:02)

17 febbraio 2025 (modifica il 17 febbraio 2025 | 08:02)