
A Roma ha salvato con il suo team l’ex Cinema America dalla riconversione in parcheggio, e trasformato il Troisi, da quattro anni, nel monosala con record di spettatori per la prima visione.
Ora Valerio Carocci, 33 anni, ha un nuovo, ambizioso progetto. «Ci siamo domandati come restituire appetibilità economica agli spazi abbandonati da nord a sud Italia — spiega il giovane imprenditore culturale —, come attrarre investimenti per far rivivere strutture abbandonate come cinema e teatri».
La risposta Carocci l’ha trovata in Francia, dove ha vissuto e studiato lo scorso anno. «Il progetto Tiers-Lieux: 3500 spazi in grandi come in piccole città, dove lavorano tutti i giorni 150.000 persone (70% donne), 882 milioni di fatturato».
Non basta bloccare la trasformazione in B&B per fare rivivere ex spazi culturali, precisa. «Ho individuato tre passaggi — prosegue Carocci —: il primo è l’istituzione di una task force di consulenza pubblica per facilitare l’apertura di nuovi hub culturali; il secondo è una riforma dell’impatto acustico: serve uno stanziamento di investimenti pubblici, come per la digitalizzazione dei proiettori dei cinema, per finanziare l’insonorizzazione dei locali di pubblico spettacolo affinché si possano aumentare i limiti acustici e gli orari delle emissioni, ma nel rispetto del tessuto residenziale grazie a schermi di controllo collegati alla prefettura»
«Il terzo — conclude l’imprenditore — è l’istituzione di un “consiglio della notte”, con i “sindaci della notte” come nelle altre capitali europee». Queste riforme, insieme, possono portare a un nuovo concept gestionale degli spazi.
«L’idea è di poter svolgere attività di entertainment notturno affiancate a servizi socioculturali: cinema, teatri, sale concerti ma anche mense per clochard, aule studio, biblioteche. Due esempi da Parigi: il Rex e il FAWA».
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26 settembre 2025
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