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Val Venosta, lupo abbattuto nella notte dopo l’autorizzazione della Provincia. Brambilla: «Danno inestimabile»

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«Un lupo maschio di circa 45 chilogrammi è stato abbattuto poco dopo la
mezzanotte del 12 agosto a 2800 metri di altitudine». Lo riferisce
la direzione della Ripartizione Foreste della Provincia autonoma di Bolzano. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher aveva infatti autorizzato l’abbattimento di due lupi nell’Alta Val Venosta: il compito è stato affidato al Corpo Forestale Provinciale.

«In Alto Adige il lupo è diventato sempre più una minaccia per il tradizionale allevamento alpino e, in alcuni casi, per la sicurezza pubblica», sottolinea Luis Walcher, assessore provinciale all’Agricoltura e alle Foreste, ringraziando il presidente per aver firmato il decreto e il Corpo Forestale
Provinciale per l’adempimento. Nel periodo compreso tra maggio e luglio di quest’anno, in un alpeggio dell’Alta Val Venosta sono stati registrati 31
attacchi
di lupo agli animali da pascolo, confermati e documentati dalle autorità forestali. Nella stessa area erano già stati registrati 42 attacchi nella precedente stagione alpestre. Le malghe interessate sono state dichiarate zone di protezione dei pascoli ai sensi della legge provinciale. I proprietari
hanno comunque adottato misure di protezione del bestiame, che però non sono riuscite a impedire gli eventi dannosi. 

Duro il commento dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente:  «A nulla sono serviti gli argomenti giuridici, i pareri di esperti, le obiezioni basate sul buon senso che abbiamo esposto ai politici e al Tar. Rei di aver fatto i lupi, due lupi della val Venosta a caso (come nelle barbare decimazioni degli eserciti del passato) sono condannati a morte (una condanna è già stata eseguita) per accontentare le rumorose lobby locali che con il loro voto condizionano la politica del presidente della Provincia autonoma di Bolzano. Arno Kompatscher – spiega l’onorevole – voleva un primato e l’ha ottenuto: essere il primo ad autorizzare e a mandare ad effetto l’abbattimento legale di un lupo in Italia, da quando è entrata in vigore la direttiva Habitat. Complimenti anche per la scelta del periodo, sotto Ferragosto, quando il Paese è distratto dalle ferie».  Per «compensare» danni che si potevano facilmente indennizzare – è il ragionamento di Brambilla – è stato arrecato al patrimonio naturale un «danno inestimabile».

Sia l’Osservatorio faunistico provinciale che l’Ispra hanno dato il loro consenso all’abbattimento di due lupi ai sensi della legge provinciale. L’autorizzazione al prelievo è valida per 60 giorni. L’Unione Europea aveva declassato lo status di protezione del lupo da «strettamente protetto» a
«protetto» e il 14 luglio è entrato in vigore il relativo emendamento alla Direttiva Habitat

12 agosto 2025 ( modifica il 14 agosto 2025 | 15:00)

12 agosto 2025 ( modifica il 14 agosto 2025 | 15:00)

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