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Vacanza sicura con cani e gatti: tutto quello che c’è da sapere prima del soggiorno al mare o in montagna. I consigli di Aldo Giovannella

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Viaggiare con il proprio amico a quattro zampe, cane o gatto che sia, può essere un’esperienza indimenticabile. Passeggiate al mare o in montagna, bagni in piscina o al lago e, ancora, visite a borghi o metropoli. Il tutto insieme. Ma attenzione, «bisogna aiutare il nostro compagno di viaggio a stare bene e a non rendere il soggiorno un incubo, talvolta anche fatale». A dirlo è un esperto: Aldo Giovannella, 62 anni, medico veterinario di Mogliano Veneto (provincia di Treviso) specializzato in primo soccorso. 

«Bisogna prevenire, prima che curare. Ma soprattutto intervenire con rapidità nelle situazioni di bisogno», ripete più volte. E lo fa perché, a suo avviso, ciò che danneggia gli animali domestici in circostanze d’emergenza sono «la poca consapevolezza dei padroni, il non sapere come evitare malesseri e come agire qualora si verifichino». Nella vita quotidiana, come in quella domestica, ma «soprattutto in estate e in vacanza, dove le attività, le temperature e quindi i pericoli aumentano». Così Aldo Giovannella, che su questo tema ha appena scritto un libro dal titolo Primo soccorso per il mio cane. Come riconoscere e prevenire edito da Edizioni Lswr, fornisce consigli utili, ma soprattutto pratici per viaggiare in sicurezza. 

Dottor Giovannella, iniziamo dal punto di partenza. In tutti i sensi: automobili, aerei e treni. Come rendere sereno il viaggio, talvolta anche lungo, per il nostro cucciolo?
«Prima di tutto abituandolo all’ambiente dove dovrà passare diverse ore. Nel caso dei viaggi in auto, nei giorni precedenti alla partenza, bisogna portare il cane o gatto nella vettura, magari facendolo giocare o dandogli dei premietti. Accendendo e spegnendo il motore, per fargli capire che il rumore non è una minaccia. Poi, facendo piccoli tragitti. La gradualità è tutto nel creare un’esperienza positiva».

E per i soggetti che soffrono il «mal d’auto»? 
«Bisogna capire perché il cane o gatto si sente male una volta salito sul sedile o nel porta bagagli. A volte si tratta di un trauma, spesso sviluppato al momento dell’adozione, quando per esempio da un allevamento viene “sradicato” e catapultato in automobile, così trasportato da persone che in quel momento sono estranee. In questo caso bisogna lavorare sull’esperienza, migliorandola. Diverso, invece, è il caso in cui l’animale effettivamente soffre di cinetosi. Qui bisogna intervenire, sotto consiglio medico, con prodotti fitoterapici».

E per l’aereo e il treno?
«Non è possibile “educarli” prima, quindi è essenziale tranquillizzarli durante il viaggio, farli sentire al sicuro. Giocare è sempre una buona idea». 

Una volta superata la trasferta e arrivati alla meta del soggiorno? 
«Dipende dal luogo di vacanza. Sia generico come mare o montagna, sia specifico: quale paese o città? Ognuno ha problematiche che è bene sapere prima di soggiornarci con i propri animali». 

Al mare.
«Sicuramente bisogna stare attenti ai raggi solari e alla salsedine. Non farli affaticare troppo quando nuotano, tenerli sotto controllo sulla spiaggia. Ma soprattutto all’ombra e con una ciotola d’acqua fresca sempre disponibile. I luoghi ventilati sono essenziali. Ciò che va prevenuto è il colpo di calore. E non solo al mare. Anche in città, bisogna evitare di sottoporli al caldo estremo, agli asfalti roventi e a passeggiate stremanti. E,  se tutto questo non bastasse, bisogna intervenire subito».

Senza «perdere tempo».
«Esatto. Durante i colpi di calore il tempismo può essere determinante. Bisogna prima di tutto riconoscerlo. Il cane ansima, ha la lingua di traverso, è disorientato e ha una salivazione eccessiva. Ecco qui bisogna rapidamente mobilitarsi: portarlo in un luogo fresco, bagnare ascelle, sotto coscia e testa, ma mai immergendolo totalmente in acqua fredda, altrimenti rischia uno shock termico. Comportarsi nel modo giusto, fa guadagnare “speranza” di sopravvivenza, mentre si corre dal veterinario». 

In montagna, quali pericoli?
«Più che in città, pulci e zecche. L’animale va protetto con prodotti antiparassitari. Massima attenzione nei boschi anche alle vipere, che spesso mordono i cani, rilasciando veleno. Una minaccia soprattutto per le piccole taglie, nelle quali il peso non bilancia la dose di tossina immessa: bisogna disinfettare il punto interessato con acqua ossigenata e apporre del ghiaccio, intanto la corsa dal veterinario per la valutazione medica sul da farsi. Ma gli spazi aperti e verdi portano anche i padroni a tenere i cani liberi. Ed ecco che capitano gli smarrimenti: bisogna sempre tenerli al guinzaglio e, magari, con anche un Gps istallato sul collare». 

In ogni caso, fondamentale è essere pronti.
«Assolutamente. Quando si sceglie la meta del proprio viaggio, bisogna tener conto che si parte con un animale. Informarsi sulle problematiche che in quel territorio può incontrare è un dovere. Come anche prepararsi eventualmente ad affrontarle. Ma, in ogni caso, niente panico: serve solo consapevolezza e informazione. È una vacanza, che non manchi il divertimento».

11 luglio 2025

11 luglio 2025

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