A Catania è nato un progetto dalle molteplici valenze positive sul piano sociale. Un’iniziativa rivolta agli animali di affezione delle persone senza dimora, una duplice forma di solidarietà verso esseri umani e animali. Nel capoluogo etneo, così come in altre aree metropolitane italiane, le diseguaglianze sociali sono crescenti, si allarga in maniera notevole il divario tra ricchi e poveri. Questo porta anche all’aumento del numero di chi non ha una casa propria in cui vivere. Si tratta di persone che spesso trovano una sinergia armonica con i loro animali di affezione, mancano però le strutture per ospitarle assieme ai loro inseparabili amici.
Nella zona del quartiere Cibali (nota a livello nazionale per lo stadio calcistico e le famose telecronache sportive consacrate dalla battuta “clamoroso al Cibali”) è nato «Un altro spazio», un nuovo punto di riferimento dedicato alle persone senza dimora e a quanti vivono in condizioni di grave marginalità sociale. Con la particolarità, appunto di essere aperto anche all’accoglienza degli animali di affezione.
Il progetto è nato proprio con l’obiettivo di offrire accoglienza notturna, sostegno e dignità ai senza fissa dimora con particolare attenzione a chi condivide la propria vita con animali di affezione, spesso esclusi dai percorsi di ospitalità tradizionali. L’iniziativa, la prima del genere a Catania, è finanziata nell’ambito del programma operativo nazionale “Metro Plus” ed è promossa dal Comune di Catania con il coordinamento congiunto della Direzione Politiche Comunitarie e Servizi Sociali.
Agli ospiti saranno garantiti la fornitura di pasti con menù equilibrati, servizi doccia e lavanderia, assistenza sanitaria e veterinaria di base, distribuzione di kit di prima accoglienza e vestiario. L’équipe del centro è composta da un coordinatore, un educatore, tre custodi notturni, un autista e due addetti alle pulizie, a garanzia di una presenza costante e di un accompagnamento attento e personalizzato degli ospiti. La filosofia è quella di andare oltre la logica del semplice dormitorio, ponendo al centro la persona senza fissa dimora e il suo percorso di reinserimento nella comunità.
«L’obiettivo – spiega il sindaco Enzo Tarantino – è quello di costruire percorsi individuali di accompagnamento verso l’autonomia, favorendo la partecipazione attiva e la ricostruzione dei legami comunitari». La struttura di accoglienza notturna di via Stazzone sarà affiancata a breve dal polo diurno, in apertura tra un mese nella zona dell’Angelo Custode–San Cristoforo. Non solo un letto e un pasto, ma luoghi che restituiscono dignità e fiducia a chi vive ai margini. E il Comune lavora a un nuovo progetto finanziato con 497 mila euro con fondi nazionali per il contrasto alla povertà. Il tutto inserito in una visione multidisciplinare, anche con ottica animalista.

4 novembre 2025
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