
Agosto è mese di vacanza ma è anche mese di forsennate ricerche sul web per centinaia di studenti universitari in cerca di un posto letto, in vista dell’inizio delle lezioni in autunno. Brescia infatti è sempre più città universitaria («tra Statale, Cattolica, le due accademie e il conservatorio siamo oltre i 25 mila iscritti» ha ricordato ieri il vicesindaco Federico Manzoni) ma la crescita del numero di studenti non è accompagnata affatto da un adeguato aumento dell’offerta abitativa.
Sono poco più di mille i posti letto messi a disposizione dall’Università Statale (450), dai convitti appartenenti ad ordini religiosi o da studentati convenzionati con l’Università Cattolica. Ci sono i 134 posti alla Casa Marcolini Bevilacqua, i 110 del pensionato Paola Di Rosa, i 99 del convitto vescovile San Giorgio, i 42 convitto San Martino-Maddalena di Canossa, altri 62 al convitto Santa Chiara, 65 posti negli alloggi della famiglia universitaria Bevilacqua-Rinaldini, 44 alla casa- famiglia Baldini, 41 alla Congrega della Carità Apostolica, 19 al pensionato Sacro Cuore e 15 al collegio universitario Don Bosco. E da settembre si aggiungono all’offerta i 30 posti letto privati della cooperativa Homa.
Ma sono 6500 i fuorisede iscritti nelle università bresciane e secondo il rapporto Student housing tra Pnrr e mercato» sono 2600 gli studenti in cerca di un alloggio a Brescia (130mila in tutta Italia). Ma tanti mantovani, cremonesi, bergamaschi o bresciani che vivono nelle valli (a due ore di treno dal capoluogo) continueranno a fare i pendolari perche un affitto in città non se lo possono permettere.
Al netto di uno sparuto numero di studenti meritevoli che hanno borse di studio, la maggioranza è costretta a rivolgersi al mercato libero. UniBs conta 450 alloggi ma non sono previsti nuovi investimenti: la palazzina in via Porta Pile, costata anni di lavori di ristrutturazione, ospita uffici e aule studio, quando l’urgenza invece erano i posti letto. Il Comune sta agevolando l’iniziativa dei privati ma senza mettere a disposizione dell’Università delle aree da rigenerare (che non mancano).
Nel 2012 la giunta Paroli pensava di realizzare un campus da 270 posti all’ex caserma Randaccio. Progetto che l’amministrazione Del Bono abbandonò nel 2013 dopo aver ereditato un bilancio in rosso. Ora i tempi sono cambiati ma di iniziative pubbliche all’orizzonte non ce ne sono. Avanzano invece quelle private, che hanno fiutato l’affare e hanno iniziato ad investire. Homa oltre ai 30 posti letto in via dello Stadio dall’autunno del 2026 ne aprirà altri 69 in via Milano. Altri studentati (privati) sorgeranno a fianco della Coop di via Dalmazia ed in via Manara.
Ma intanto non resta che rivolgersi al libero mercato, dove un posto letto in una stanza doppia si paga mediamente 255 euro mentre per una singola si paga 400 euro. Ma i prezzi lievitano a seconda della posizione dell’appartamento. Un problema che hanno anche gli 11 mila bresciani che frequentano facoltà di altre città o sono all’estero.
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6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 07:58)
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