
È il 13 maggio 2025, stadio Rigamonti pieno e vibrante. Il Brescia batte 2-1 la Reggiana, torna alla vittoria in casa dopo sette mesi e, con quella, chiude un campionato di Serie B agonico, conquistando la salvezza e scacciando la paura della retrocessione. Ecco, sappiamo tutti come quella serata sarebbe diventata di lì a poco la fotografia emozionale di una immensa illusione.
L’estate avrebbe cambiato per sempre la storia del Brescia Calcio. La parola «fallimento» sarebbe presto diventata d’attualità, anche per la volontà del suo presidente. E 102 giorni dopo quel 13 maggio, dopo una penalizzazione con retrocessione, poi diventata addirittura cancellazione dal professionismo, dopo la manovra del Comune per ridare a stretto giro un futuro calcistico alla città e la conseguente assunzione di responsabilità da parte di Giuseppe Pasini e di molti imprenditori locali, un nuovo Brescia riparte da un nuovo campionato. Sabato 22 agosto alle 21, sullo stesso campo dove gli appassionati bresciani si illusero così profondamente, l’Union Brescia affronta l’Arzignano Valchiampo nella prima giornata del girone A di Serie C.
Il fantasma di Cellino si sta dissolvendo pian piano sullo sfondo, a maggior ragione dopo che la sentenza del Tribunale di venerdì 22 agosto.
Mompiano sarà quindi la casa confermata dell’Union di mister Diana che, dopo il buon esordio in Coppa Italia di categoria (un altro 2-1 interno, alle Dolomiti Bellunesi), ha avvicinato il primo impegno in campionato con il carattere di sempre, determinato: «Ci danno favoriti insieme al Vicenza, normale per la storia che ha il Brescia. La pressione è quella giusta, di quando lavori per una società importante, con una tifoseria importante. Il nostro popolo ci ha chiesto una cosa: sudare la maglia. Ecco, con me a capo succederà sempre. Sempre».
Un vantaggio c’è: l’allenatore e parte della rosa sono reduci da una stagione da record con la Feralpisalò: «Cerco di non utilizzare la parola “passato”, perché ciò che si è costruito rimane. Abbiamo messo dentro 9-10 giocatori nuovi, ma non partiamo da zero». Tra questi, Vido ha già esordito in Coppa, Gori lo farà domani posizionandosi tra i pali, mentre l’ultimo arrivato, Spagnoli, partirà dalla panchina: «L’ho allenato anni fa, gli avevamo messo gli occhi addosso da subito, ha struttura fisica ma sa anche attaccare la profondità e può giocare insieme ad ognuno degli attaccanti in rosa».
L’Arzignano non ha nome altisonante, ma rimane un avversario quadrato e scomodo. Diana dovrà rinunciare agli infortunati Pilati, Vesentini e Sørensen, per il resto tutti convocati. 3-5-2 il classico sistema di riferimento, con capitan Balestrero pronto a riprendere posto negli undici. 102 giorni dopo, quello che Diana chiama il «popolo» bresciano torna ad unirsi sotto una stessa bandiera. Al di là del campo, questa è già una vittoria.
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22 agosto 2025
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