
Mentre il centravanti Tommy Maistrello siglava il primo gol della storia dell’Union Brescia e il bresciano Riccardo Fogliata regalava alla neonata società la prima vittoria, nel turno di Coppa di Serie C vinto contro le Dolomiti Bellunesi al Rigamonti, in panchina osservavano un centravanti e un bresciano, ultimi colpi (in termini cronologici, non assoluti) di mercato della direzione sportiva Andrea Ferretti, pronti a comporre i due poli del gioco di mister Aimo Diana. Luca Vido e Stefano Gori si sono presentati giovedì nella sede di Security Trust, una delle aziende locali che hanno deciso di sposare il progetto Pasini.
Classe 1997, una carriera quasi completamente dedicata alla cadetteria – nel 2018-2019 a Perugia il picco realizzativo: 11 gol –, Vido arriva dalle 6 reti in 28 presenze con la Reggiana. In biancoblù ritrova un vecchio compagno alla Primavera del Milan, Davide Di Molfetta, che pare aver avuto un ruolo nel suo arrivo: «Io e “DiMo” abbiamo un bellissimo rapporto, sono passati ormai dieci anni da quand’eravamo compagni di squadra. Quando l’ho chiamato non ha esitato a dirmi: “Vieni che ci divertiamo”».
Nella passata stagione il nativo di Bassano del Grappa ha dovuto affrontare infortuni muscolari e ricadute che lo hanno bloccato per oltre tre mesi complessivi. «Era un po’ che non vivevo lo spogliatoio e il campo, dopo due settimane inoltrate di lavoro mi sento sempre meglio. Sono pronto per sabato (al Rigamonti alle 21 la prima di campionato contro l’Arzignano, ndr). Non ho mai pensato al trasferimento all’Union come ad un passo indietro, nonostante la categoria. Ce la possiamo raccontare come vogliamo, ma già da quest’anno dobbiamo lottare per andare su».
Per Stefano Gori la questione è diversa. Bresciano, cresciuto nel Brescia Calcio ma assente in provincia da dodici anni, reduce da una stagione da top player nel ruolo in B, il portiere ventinovenne riassapora vecchie emozioni. «Essere tornato ha un valore affettivo enorme. Ho tanti ricordi in maglia rondinelle, alcuni anche con Vido come avversario. Mi è spiaciuto che lo Spezia non mi abbia nemmeno parlato per discutere il rinnovo, ma non porto rancore. Ho sempre seguito il Brescia da fuori, da tifoso, e quando il mio procuratore mi ha parlato del progetto dell’Union di fare un Brescia di bresciani è scattato qualcosa. L’ambizione della società ha fatto il resto».
Entrambi hanno firmato un accordo pluriennale: fino al 2027 la punta, un anno in più il portiere. La campagna acquisti non finisce qui: Alberto Spagnoli è stato preso dal Padova per rafforzare ulteriormente la prima linea, che last minute potrebbe dotarsi di un’altra stella bresciana, Francesco Galuppini; lo spot in mediana di Denis Hergheligiu, in uscita, sarà probabilmente occupato da uno tra Samuele Careccia (Pergolettese) ed Elvis Kabashi (svincolato, già compagno di Vido alla Reggiana).
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21 agosto 2025 ( modifica il 21 agosto 2025 | 19:04)
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