
I ventidue volumi che da martedì 15 aprile il «Corriere della Sera» presenta ai suoi lettori sono alcuni libri rappresentativi dell’enorme produzione di Franco Cardini, uno dei più intriganti storici contemporanei, volto televisivo conosciuto, dalle opinioni spesso urticanti ma originali, eterodosse, mai scontate. Essi abbracciano i temi più differenti e testimoniano la varietà dei suoi interessi, che invogliano a una lettura mai superficiale ma complessa.
Come i temi affrontati nel volume dedicato al rapporto tra Islam ed Europa (sottotitolo: Storia di un malinteso), che affronta la lunga vicenda di un’incomprensione che si è strutturata nel tempo, figlia di una scarsa attenzione alle ragioni dei due fronti religiosi che si sono a lungo, e continuano a percepirsi spesso, come ostili. Oppure i saggi dedicati alla nascita della cavalleria e della guerra medievale (Alle radici della cavalleria medievale; Quell’antica festa crudele), con una peculiare ricerca delle radici di un modo di combattere, dove, come osserva lo stesso Cardini, «il guerriero a cavallo, con il suo prestigio anche simbolico, ci viene dal profondo della preistoria, in termini tanto di valori quanto di pratiche di vita e di combattimento». Una trama di racconti che si diffondono dagli sciamani centroasiatici ai guerrieri barbarici, dagli dei nordici ai martiri cristiani, senza però dimenticare gli aspetti legati ai mondi della cultura del cavallo, alla metallurgia con le sue tecniche e i suoi miti, fino agli aspetti che definiscono la cultura del cavaliere e il suo impatto non solo nel contesto militare medievale ma più latamente sociale e culturale.
Ci sono poi i profili di grandi personaggi, come Federico Barbarossa, imperatore, re di Germania, Italia, Borgogna, per alcuni il sovrano leggendario, morto come martire nelle crociate ma scomparso solo in apparenza e, come re Artù, «addormentato in attesa di ridestarsi». Per tutti gli altri, invece, «lo scomunicato che lacera la Chiesa con uno scisma, il tiranno che rase al suolo le città italiane». E allora, da questo incipit la domanda di Cardini da cui prende avvio il libro: chi fu il vero Federico? Quali le trame della sua vita, la quotidianità, le tradizioni della sua corte?
Un’analoga impostazione, alla ricerca della poliedricità, si ritrova nel volume dedicato a Giovanna d’Arco, La Vergine guerriera, come recita il sottotitolo, divenuta in poco tempo, e quasi miracolosamente, comandante militare dell’esercito di Carlo VII tanto da condurre i francesi alla vittoria prima di essere tradita e venduta agli inglesi che l’arsero viva: «Una delle storie femminili più straordinarie (e misteriose) di tutti i tempi, in cui si mescolano fede e fanatismo, eroismo e solitudine».
Non mancano in questa collana i volumi che Cardini dedica a luoghi-epicentro della civiltà non solo europea, come Samarcanda, «un sogno color turchese», la città dove, con una splendida immagine, «l’Oriente t’assale»: la più estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone, città delle «fortezze e dei sepolcri», nodo fondamentale sulla Via della seta, spazio-incrocio tra culture, commerci e genti provenienti dalle diverse latitudini dell’Asia. Città dove, sotto l’enorme cupola dall’accecante colore turchese, dormono ancora le spoglie di Timur lo zoppo, da noi conosciuto come Tamerlano. Un libro di grande attualità che racconta una città che «parla una lingua in cui coesistono e si contrappongono tre alfabeti — cirillico, latino, arabo — come specchio della lotta tra chi ancora guarda al vecchio colonizzatore russo, chi sostiene l’islamizzazione e chi vorrebbe giocare sino in fondo la carta dell’Occidente».
Il primo volume che apre la serie è dedicato proprio alla Via della seta ed è stato scritto da Cardini insieme con uno dei più brillanti storici italiani del momento, Alessandro Vanoli: un volume alla scoperta del più grande progetto di comunicazione creato dall’Antichità per collegare Oriente e Occidente, capillare rete di strade che, nel corso dei secoli, ha visto transitare uomini, cose e idee dal cuore della Cina fino al Mediterraneo. Un libro che fa rivivere questi itinerari che hanno modellato le vicende politiche, economiche e sociali di un immenso continente come l’Eurasia, con uno sguardo che arriva fino a oggi, al grande gioco della Via della seta contemporanea e al progetto cinese, che, per tanti versi, sta trasformando la geopolitica attuale. Un volume che ci proietta in una dimensione insieme antica e contemporanea, in una prospettiva in cui l’analisi di lungo periodo risulta efficace non solo per la comprensione del passato ma per quella del nostro presente.
Insomma, l’intera collana stimola e intriga, grazie alla sua capacità di spaziare da un orizzonte all’altro, con racconti che spiegano molto non solo della nostra storia occidentale, ma di un universo di relazioni e apporti che vanno da Est a Ovest che Cardini, con la complicità talvolta di altri autori, racconta da par suo.
Il primo volume della serie
Il saggio di Franco Cardini e Alessandro Vanoli La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente (uscito inizialmente nel 2017 per l’editrice bolognese il Mulino) sarà dal 15 aprile per due settimane in edicola con il «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport» al prezzo di euro 9,90 oltre al costo del quotidiano. È il primo volume di una serie di ventidue uscite (le successive rimarranno in edicola per una settimana) firmate dal grande medievista, storico e studioso toscano Franco Cardini (Firenze, 5 agosto 1940). La Via della seta è il più grande progetto di comunicazione tra Oriente e Occidente dell’antichità: una vasta e capillare rete di strade che nel corso dei secoli ha visto transitare uomini, merci e saperi dal cuore della Cina fino all’India, a Samarcanda e agli empori del Mediterraneo. Nel libro di Cardini e Vanoli rivivono «gli ambienti e gli uomini» che questi itinerari hanno attraversato e modellato: un viaggio appassionante attraverso le vicende politiche, economiche e sociali di un immenso continente, l’Eurasia. Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze umane e sociali di Firenze (Scuola Normale Superiore, Pisa). Medievista di fama internazionale, è apprezzato per i suoi studi scientifici oltre che per l’attività di narratore. Si occupa soprattutto di storia delle crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa e Islam, storia militare e religiosa, magia e scienze occulte. Ha collaborato e collabora tuttora con diverse testate e con la Rai e ha pubblicato molti saggi, di cui questa serie ne propone ai lettori alcuni tra i più suggestivi e importanti.
13 aprile 2025 (modifica il 13 aprile 2025 | 22:19)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
13 aprile 2025 (modifica il 13 aprile 2025 | 22:19)
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