
Nell’eterno dibattito su come favorire lo svecchiamento del parco auto italiano, tra i più vecchi in Europa con un’età media di 12 anni e mezzo, è sfuggito a molti un elemento che potrebbe – anzi dovrebbe – migliorare la situazione: quasi 1,1 milioni di genitori italiani sono pronti (o costretti) a sostituire l’automobile di famiglia per permettere ai figli neopatentati di mettersi alla guida. A rivelarlo è un’indagine realizzata da mUp Research per Facile.it, che fotografa una trasformazione silenziosa nel parco auto nazionale, dettata dalle nuove regole introdotte da pochi mesi. Unitamente agli incentivi statali per modelli a basse emissioni e offerte finanziarie più flessibili delle Case, potrebbe stimolare un’ondata di sostituzioni.
Le nuove regole
Va ricordato che il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, ha innalzato i limiti di potenza delle auto guidabili dei neopatentati (massima di 105 kW e specifica di 75 kW/t), ma ha al contempo esteso a tre anni la durata delle limitazioni per chi ha appena conseguito la patente di guida italiana. Il limite vale per veicoli a benzina, diesel, mild e full hybrid mentre per auto ibride plug-in o elettriche, il rapporto potenza/peso è ridotto a 65 kW/t, rimanendo comunque il limite di 105 kW di potenza massima. In definitiva, un passaggio importante rispetto alla precedente normativa che stabiliva come limite rispettivamente 70 kW e 55 kW/t): praticamente, oggi un neopatentato può guidare vetture con 140 cavalli sotto il cofano quando prima doveva fermarsi a 95.
Dipende dalle Regioni
Secondo lo studio, il 18,6% delle famiglie italiane dovrà acquistare una nuova auto, ma la distribuzione geografica mostra ampie differenze. Nel Nord Est la quota scende al 10,3%, mentre nel Meridione raggiunge quasi il 24%, segnalando un impatto più marcato nelle regioni del Sud. Il fenomeno è particolarmente evidente anche nei grandi centri urbani, dove quasi il 28% dei genitori di neopatentati ha dichiarato di essere costretto a cambiare automobile. Anche in Centro Italia il dato si conferma alto (37,7%), mentre nei piccoli comuni sotto i 10.000 abitanti raggiunge il 40,5%, a testimonianza dell’ampia presenza in queste situazioni di auto di piccola cilindrata.
Le madri sono più attente
Altro aspetto interessante della ricerca: nonostante la necessità di condividere il volante, il 32,6% degli intervistati non dovrà sostituire l’auto, poiché già compatibile con le nuove norme. La percentuale sale al 38,8% tra le madri, segno di una diffusione maggiore di modelli compatti o citycar nelle loro scelte di mobilità. Un altro 27,1% delle famiglie non prevede l’acquisto di un nuovo mezzo perché già possiede un’auto idonea nel proprio parco. In particolare, nel Nord Est, la quota sale al 33%, indice di un parco già orientato verso modelli più efficienti. In totale, l’indagine di mUp Research indica in un milione circa il numero di genitori neopatentati che sceglieranno di cambiare auto, non rinunciando al proprio mezzo, ma acquistandone uno nuovo per i figli neopatentati, spesso optando per utilitarie elettriche o ibride.
20 ottobre 2025 (modifica il 20 ottobre 2025 | 08:39)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 ottobre 2025 (modifica il 20 ottobre 2025 | 08:39)
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