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Un documento d’identità per cani e gatti: l’idea del Brasile contro l’abbandono

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In Brasile anche gli animali domestici potranno avere una vera e propria carta d’identità con nome, fotografia, data di nascita, residenza e un codice Qr da applicare al collare che permetterà a chiunque trovi un animale smarrito di scansionarlo e contribuire a restituirlo al proprietario. Ad annunciarlo il governo di Luiz Inacio Lula da Silva, che ha lanciato il Sistema di protezione e gestione etica di cani e gatti (SinPatinhas) «con l’obiettivo di migliorare la loro protezione e benessere». Per il governo si tratta di «uno strumento di politica pubblica volto a raccogliere dati essenziali su cani e gatti nel Paese» e «orientare gli sforzi del governo federale per promuovere politiche di controllo efficaci e basate sui risultati». La registrazione è volontaria e gratuita e fornirà un identificativo univoco e non trasferibile, che accompagnerà l’animale per tutta la sua vita (è accessibile sul sito Gov.br). I tutori sono tenuti a segnalare vendite, donazioni o decessi dei propri animali.

Una volta registrati, i proprietari dell’animale potranno – oltre a conoscerne l’ubicazione in caso di smarrimento – ricevere informazioni sulle campagne pubbliche di sterilizzazione, vaccinazione e microchip presenti nella loro regione. Secondo il ministero dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, responsabile dell’iniziativa, si tratta di «una pietra miliare nella tutela e garanzia del benessere di cani e gatti su tutto il territorio nazionale». L’iniziativa fa seguito all’approvazione della legge 15.046/2024: il Brasile, con una popolazione stimata di 115 milioni di cani e 47 milioni di gatti, si trova ad affrontare sfide come l’abbandono e il maltrattamento degli animali. «L’obiettivo è promuovere il controllo etico della popolazione di cani e gatti, incoraggiando la proprietà responsabile e migliorando il benessere dei nostri animali», si legge in una nota del governo federale. «Non ci saranno sanzioni, perché si tratta di un processo volontario che non genererà alcun costo, ma solo benefici: quando ci prendiamo cura della popolazione canina e felina in modo adeguato, evitiamo ad esempio le zoonosi», ha dichiarato la ministra dell’Ambiente Marina Silva. Anche Vanessa Negrini, direttrice della Protezione animale presso il ministero dell’Ambiente, ha espresso il suo entusiasmo per il programma: «Così i protettori degli animali escono dall’invisibilità». 

19 aprile 2025

19 aprile 2025

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