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Un cavallo arabo in regalo a Papa Leone XIV: arriva dalla Polonia. «Lo venda e usi i soldi per i poveri»

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Papa Leone XIV ha ricevuto oggi un insolito dono a margine dell’udienza generale in Vaticano: un bellissimo cavallo. È un purosangue arabo, si chiama Proton, ha 12 anni e un mantello grigio con macchie scure. E arriva dalla scuderia polacca Kolobrzeg-Budzistowo, la più antica della Polonia, fondata 200 anni fa a Janow Podlaski, dove l’animale, che ha progenitori della Penisola Arabica, è nato. Il padre, lo stallone Kahil, è nato nella filiale statunitense di un allevamento del Qatar. La madre, Pradera, proviene anch’essa da Janow Podlaski, ma suo padre era lo stallone Hlayyil, «allevato da Sua Altezza Reale la Principessa Alia Al Hussein di Giordania».

Per quanto originale, non è stata una scelta bizzarra o casuale: Prevost è infatti un amante dei cavalli, li sa montare e a quanto pare apprezza molto quelli che vivono nella nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Inoltre quando era  missionario in Perù, era solito cavalcarli utilizzandoli come mezzo per spostarsi da un villaggio all’altro, in aree poco urbanizzate.

L’autore del gesto è un parrocchiano della chiesa San Adalberto a Londra, che era a conoscenza della passione del pontefice. L’intenzione non è però quella di rivederlo in sella, bensì che il Santo Padre possa farlo mettere all’asta per destinare  il ricavato all’aiuto dei poveri e dei bisognosi

Non si sa cosa Leone XIV deciderà di fare di questo meraviglioso regalo. Potrebbe tenerlo con gli altri a Castel Gandolfo oppure potrebbe seguire il consiglio del benefattore e procedere alla sua vendita utilizzando poi il ricavato per opere caritatevoli. L’auspicio è che in quest’ultima eventualità venga seriamente valutata la sorte dell’animale, che non è né può essere considerato un pacco da spostare a piacimento ma un’essere senziente. Un concetto che lo stesso Prevost ha ben presente, avendolo richiamato nel suo intervento dello scorso 5 settembre inaugurando il borgo Laudato Sii e rifacendosi alle parole di San Francesco, sull’essere «creature tra le creature».

15 ottobre 2025

15 ottobre 2025

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