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Udine blindata prima di Italia-Israele: diecimila al corteo pro Pal. Mobilitati mille agenti, elicotteri e droni

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DAL NOSTRO INVIATO
UDINE – C’è una partita che si gioca sull’erba, in uno stadio seminudo per via della capienza ridotta e di qualche timore. E ce n’è un’altra in piazza, dove il focus è meno sportivo e più protestatario: Palestina. I numeri sono più o meno gli stessi, diecimila tifosi sugli spalti (il Bluernergy stadium ne può tenere 25 mila) e, dicono, circa diecimila manifestanti pro Pal fuori, che anticiperanno il match di qualificazione per i Mondiali con un corteo programmato per le 17.30 che serpeggerà per le vie del centro. Se questi sono davvero i numeri sarà dunque una giornata ad alta tensione per Udine, città eletta a ospitare incontri da bollino rosso sia per la sua latitudine sia per aver già dimostrato di saper far fronte a emergenze simili. 

Esattamente un anno fa, il 14 ottobre 2024, Italia e Israele si erano infatti affrontate su questo campo per un incontro di Nations League. Allora, però, gli equilibri erano diversi con 11.700 persone allo stadio e 2 mila all’esterno spinti da un’onda pacifista non ancora montata ai livelli attuali. Oggi l’allerta è salita e lo certifica l’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive che ha classificato Italia-Israele di grado 4, il massimo. Il timore è quello di infiltrazioni di frange estremiste con annessi disordini.

Le misure di sicurezza

E quindi le misure di sicurezza si sono adeguate: mille uomini fra poliziotti, carabinieri, finanzieri, soldati che vigileranno fuori e dentro lo stadio. La città e l’impianto saranno sorvolati da elicotteri e droni, un intero quartiere è stato blindato e le aree dell’hotel Friuli che ospita la squadra israeliana e quella dello stadio sono off-limits. E poi il déjà vu dei divieti disposti con un’ordinanza dal prefetto Domenico Lione, fino al termine del corteo: niente bottiglie di vetro, nessun contenitore di ceramica o latta, sia all’interno che all’esterno di bar e ristoranti e chioschi. Sbuffano naturalmente gli esercenti che dovranno togliere dai dehors sedie, tavoli, ombrelloni, fioriere.

Trecento sigle tra collettivi, associazioni e movimenti

Di qua la polizia e di là gli attivisti. La manifestazione, organizzata dal Comitato per la Palestina di Udine con la Comunità Palestinese Friuli-Venezia Giulia e Veneto e da vari comitati, ha raccolto l’adesione di quasi trecento sigle tra collettivi, associazioni e movimenti. A poco sono serviti gli appelli del governo a sospendere la protesta dopo la tregua di Gaza, sigillata ieri a Sharm dall’accordo di pace. «Questa non è una garanzia di pace e di giustizia», hanno replicato gli organizzatori. «Di fatto i miglioramenti sono stati ben pochi: decine di palestinesi uccisi dopo la tregua e il Libano bombardato il terzo», ha ricordato il consigliere comunale di Avs Andrea Di Lenardo, uno dei promotori. «Lo sport non si gioca nel vuoto, Fifa e Uefa si assumano le loro responsabilità e vietino alla nazionale di Israele di partecipare ai tornei internazionali o europei», ha rilanciato Amnesty International Italia che sarà del corteo con il suo portavoce Riccardo Noury. Così fuori dello stadio. 

Le istituzioni in tribuna a Udine

Dentro, in tribuna, ci saranno il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e i ministri Andrea Abodi e Luca Ciriani. «Non ha senso continuare a bloccare le città mentre si realizza la pace, è un assurdo fuori dal tempo», è insorto Ciriani. Chi invece non sarà di nessuna partita è il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, centrosinistra: «Non andrò né allo stadio né al corteo, io sarò alla veglia di preghiera dell’arcivescovo Lamba. La mia è una terza via». Cosa pensa del corteo nel giorno dell’accordo? «Devo riconoscere che la situazione è imbarazzante, sia per la manifestazione sia per la veglia che erano state organizzate prima dell’accordo. Udine si conferma comunque città della pace, io sogno di ospitare un giorno Israele-Palestina. Nel frattempo, forza Italia, non se ne può più di essere fuori dal Mondiale»

14 ottobre 2025

14 ottobre 2025

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