Home / Cronache / Trentodoc, medagliere record: è il più premiato al mondo

Trentodoc, medagliere record: è il più premiato al mondo

//?#

Alla vigilia del Trentodoc Festival, che sarà inaugurato giovedì 25 ottobre, arriva da Londra un carico di medaglie. Sono 97, assegnate al campionato mondiale delle bollicine, lo Champagne & Sparkling Wine World Championships 2025. Un doppio record per questa Doc nata 32 anni fa. A Londra, Trentodoc ha convinto i giurati, guidati dal critico Tom Stevenson. Il risultato: è stato non solo lo spumante Metodo classico più premiato d’Italia, ma del mondo. Gli Champagne che hanno ottenuto un riconoscimento d’oro o d’argento non hanno superato quota 70.

Tra le cantine trentine più premiate quest’anno svettano Ferrari con 13 medaglie oro e 7 d’argento (ha conquistato il titolo di Sparkling wine producer of the year per la quinta volta consecutiva e l’ottava in 12 edizioni) , Rotari (7 oro e 10 argento) e Letrari (1 oro e 4 argento). Nell’elenco ci sono piccole realtà e cantine sociali radicate nei paesi di riferimento, grandi cooperative e artigiani del vino.
I nomi: Altemasi, Borgo dei Posseri, Cantina Aldeno, C. di Riva, C. d’Isera, C. Michele Sartori, C. Romanese, C. Rotaliana, C. Salizzoni, C. sociale di Avio, C. di Trento, C. sociale Mori Colli Zugna, Cesarini Sforza, Corvée, Endrizzi, Gaierhof, Lo Sparviere, Maso Martis, Maso Poli, Monfort, Ress, Revì, Seiterre, Simoncelli, Tenuta Gottardi, Tenute Vidi, Terre del Lagorai, Villa Corniole, Zanotelli, Zeni.

Le radici di questi vini sono iniziate a crescere all’inizio del Novecento, quando Giulio Ferrari capì che all’ombra delle Dolomiti potevano crescere vigneti di valore per spumante prodotto come lo Champagne. Ma il successo collettivo è molto più recente. «Trentodoc — spiega Tom Stevenson — vende più del doppio delle bottiglie rispetto al 2014, quando abbiamo iniziato questa competizione. Le vendite di magnum stanno registrando una crescita straordinaria. Il Rosé e il Brut nature, un tempo considerati il tallone d’Achille di una zona caratterizzata da un equilibrio di maturazione preciso, sono oggi tra le sue espressioni più apprezzate e di successo».

Cosa ha colpito di più Stevenson e gli altri giurati, tra i quali c’è la master of wine Essi Avellan, coautrice della guida sulle bollicine del Corriere della Sera? «Mi ha colpito — sostiene il critico — la capacità di Trentodoc di mantenere freschezza e purezza, per quanto complesso possa essere il vino».
«Quello del 2025 è per noi un risultato straordinario», commenta Stefano Fambri, presidente dell’Istituto Trento Doc. «Un traguardo mai raggiunto che testimonia la posizione di Trentodoc come eccellenza, in un concorso che coinvolge le più importanti realtà spumantistiche al mondo. È la conferma del percorso di crescita delle bollicine di montagna e del continuo impegno verso la qualità di ogni cantina associata all’Istituto». Cantine che hanno organizzato per il Festival 130 eventi «per scoprire Trentodoc là dove nasce. Tra degustazioni tecniche, serate danzanti, cene, aperitivi, laboratori creativi, sessioni di yoga e molto altro».

23 settembre 2025 ( modifica il 23 settembre 2025 | 11:04)

23 settembre 2025 ( modifica il 23 settembre 2025 | 11:04)

Fonte Originale