
Sarà un’«alleanza» fra Trentino, Veneto e Lombardia per rilanciare il turismo del Garda. O, per usare le parole dell’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, un progetto con cui «superare i confini amministrativi e costruire un’identità unitaria e condivisa». Giovedì 31 luglio, è partito ufficialmente dal Monte Bianco, a Malcesine, il progetto strategico «Promozione unitaria del lago di Garda», che coinvolge la Provincia di Trento insieme alle Regioni Veneto e Lombardia per valorizzare i territori interessati dal turismo sul lago. Costo dell’operazione: 900 mila euro, di cui 600 mila finanziati dal Fondo comuni confinanti.
Per un turismo migliore
Il progetto si svilupperà lungo tre anni, superando le divisioni amministrative, con Trentino Marketing che si occuperà della sua attuazione e del monitoraggio. Stando alle previsioni, questo asset strategico per il rilancio turistico del Garda avrà gli impatti maggiori sui Comuni rivieraschi delle province di Verona e Brescia, ma sono calcolate ricadute sull’intero comprensorio, suolo trentino compreso. Tra gli obiettivi della promozione c’è quello di potenziare la riconoscibilità del Garda a livello internazionale: «Vogliamo rafforzare la presenza sui mercati internazionali, puntando su qualità dell’esperienza e innovazione» ha chiarito Failoni. Anche se i numeri non fanno certo pensare a una vocazione locale o nazionale dell’offerta attuale. Con 240 mila posti letto, infatti, il lago di Garda conta 6 milioni di arrivi e oltre 26,5 milioni di presenze ogni anno; tra queste, quelle internazionali toccano l’83%.
Gli obiettivi del progetto
Il turismo letto in cifre, insomma, fa già del lago di Garda una delle destinazioni più frequentate d’Europa. Quali allora gli obiettivi? Innanzitutto, spiega la Provincia, quello di espandere i mercati storici verso target ad alta capacità di spesa, come viaggiatori del Nord Europa e del Nord America: flussi turistici «di qualità» che incrementino redditività e valore complessivo della destinazione. Il secondo proposito è invece la destagionalizzazione, per allontanare lo spettro del sovraffollamento nei periodi di maggiore attrazione turistica: «Vogliamo che il Garda non sia solo una meta turistica stagionale, ma una destinazione da vivere tutto l’anno — ha proseguito l’assessore trentino al turismo — Puntiamo su esperienze autentiche, sul benessere, sulla sostenibilità e sull’offerta culturale, sportiva ed enogastronomica, per offrire un prodotto turistico completo e di alta qualità». Soddisfatti ieri, durante la presentazione del progetto, anche il presidente del Fondo comuni confinanti Dario Bond, l’assessore al turismo del Veneto Federico Caner, l’assessore al turismo e marketing territoriale della Lombardia Barbara Mazzali e l’amministratore delegato di Trentino marketing Maurizio Rossini.
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1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 15:06)
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