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Tornano i fenicotteri alle Saline di Priolo. Erano fuggiti tre anni fa per colpa dei fuochi d’artificio

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Il fenicottero rosa è tornato a nidificare nelle Saline di Priolo, nel Siracusano, dopo tre anni di assenza. È il frutto dell’insediamento nella riserva di un piccolo nucleo di coppie di fenicotteri. 

Le Saline di Priolo sono un sito di alto valore naturalistico, un simbolo di rinascita ambientale all’interno di una vasta area colpita dagli effetti di parecchi decenni di forte impatto industriale petrolifero. Il segno concreto di come si possano invertire i trend negativi. L’omonima riserva naturale orientata, affidata alla Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu), ha avuto la sua genesi nel dicembre del 2000. È stata creata con l’obiettivo di «tutelare il sistema dei bacini di cui è costituita la salina che ospita estesi Phragmiteti e Salicornieti che, unitamente alla zona umida propriamente detta, offrono particolare ricetto alla ricca avifauna migratoria e stanziale».

«La natura ha dimostrato di poter ancora vincere – sottolinea l”assessore regionale al Territorio Giusi Savarino –. Il ritorno del fenicottero rosa non è solo una conquista ecologica, è un segnale potente che ci invita a credere in una Sicilia capace di rinascere, anche nei territori più complessi. Ovviamente non tutti i problemi della zona sono risolti ma questo è un bell’esempio di come le strade per la ripartenza di un’area anche degradata possano essere molteplici e avvincenti».

Ancora i fenicotteri delle Saline di Priolo: siamo a 11 km da Siracusa (foto di Fabio Cilea)

I progetti di rigenerazione ambientale sono molto importanti. Per l’alta concentrazione industriale e per le attività delle stesse nei decenni passati la riserva rientra nell’ambito di un piano di disinquinamento del ministero Ambiente ed è posta all’interno dei confini dei siti inquinati di interesse nazionale (Sin) con l’obbligo di legge di sottoporre tali aree a bonifica.

Le Saline di Priolo sono, in particolare, un sito della rete «Natura 2000» che ospita habitat prioritari e specie protette a livello comunitario e che nel 2015 divenne celebre per la prima nidificazione accertata del fenicottero in Sicilia. Il ritorno avviene dopo tre anni di assenza dovuti all’abbandono della colonia in seguito all’esplosione di fuochi d’artificio a ridosso dell’area, nella zona che ospita un mercato e dove si svolgono manifestazioni ed eventi musicali.

L’assessore Savarino aggiunge: «Non possiamo più permettere che vi siano fenomeni diversi che mettano a rischio questo patrimonio naturale unico. La sfida non è impedire le attività economiche vicine, ma costruire insieme regole chiare e condivise. Dobbiamo lavorare per una convivenza intelligente, che permetta agli operatori commerciali di continuare le loro attività, ma nel pieno rispetto della legge e della biodiversità. È un dovere verso le future generazioni». E ancora: «Le Saline hanno offerto al territorio un’occasione rara di riconversione d’immagine, attirando migliaia di visitatori ogni anno, anche dall’estero, e restituendo alla comunità un luogo di bellezza, pace e speranza. Preservare questo miracolo della natura significa tutelare anche un’opportunità turistica e culturale che può rappresentare il motore di una nuova economia sostenibile».

Proprio dalle Saline di Priolo ebbe tra l’altro inizio nel 2021 il viaggio straordinario del giovane fenicottero, che partito dalla Sicilia giunse dopo un itinerario di ben 4.500 chilometri fino alla sponda sud del Golfo Persico. Stabilendo il record di viaggio tra diversi continenti più lungo compiuto in volo da un fenicottero, e documentato ufficialmente.

5 giugno 2025

5 giugno 2025

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