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«The Last of Us», per seguire le serie bisogna regredire alla fase nerd: ci vuole troppo tempo…

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È arrivata la seconda stagione di «The Last of Us», la serie drammatica Sky Exclusive targata HBO. Ispirata al celebre videogioco sviluppato da Naughty Dog per PlayStation, dopo un primo ciclo di episodi da record la serie riprende cinque anni dopo gli eventi della prima stagione. Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) devono combattere contro un mondo persino più pericoloso e imprevedibile di quello che si erano lasciati alle spalle.

Joel ed Ellie devono sopravvivere in un mondo post-apocalittico, dopo lo scoppio della pandemia di Cordyceps che ha portato il mondo alla distruzione. La storia è infatti ambientata vent’anni dopo il disfacimento della civiltà moderna, inghiottita da un passato che Ellie – 14enne, immune al fungo responsabile della pandemia – non può ricordare, e che per Joel – un solitario sopravvissuto – è doloroso riportare alla memoria.

In questo mondo di sopravvissuti c’è ancora una ferrea regola da rispettare: eliminare all’istante chiunque venga morso oppure mostri anche solo i primissimi sintomi della malattia. C’è anche un consiglio cittadino a cui far riferimento per qualsiasi decisione da prendere alle riunioni organizzate in massa. Ellie, che ora ha 19 anni, sembra soffrire tutte queste imposizioni e il suo rapporto con Joel va deteriorandosi.

Confesso che è un periodo che sto facendo molti sforzi per seguire una serie, come se alle prime inquadrature mi assalisse una nostalgia per le grandi storie del passato. Come se l’abbondanza di scelte a disposizione avesse inciso sulla qualità delle produzioni. Come se le nuove proposte trovassero una seria difficoltà a scostarsi dalla ripetitività e dall’abitudine.

Il fatto è che oggi, per seguire le serie, bisogna avere un sacco di tempo a disposizione, regredire alla fase nerd, entrare in una rete di amici che passano il tempo a consigliare le migliori, ammesso che ne esistano ancora (di serie migliori, non di amici).

Ormai il discorso sulla serialità si è spostato sui social, il livello della discussione si è abbassato e il lessico dei fan è diventato più gergale, quasi incomprensibile. Ma sono il solo a pensarla così?

16 aprile 2025 ( modifica il 16 aprile 2025 | 17:06)

16 aprile 2025 ( modifica il 16 aprile 2025 | 17:06)

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