Molti voli sanitari, diversi viaggi con a bordo membri del governo per le missioni diplomatiche. L’ultimo, in ordine di tempo, il 13 ottobre la rotta Roma Ciampino-Sharm el-Sheikh-Roma Ciampino con a bordo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per l’incontro della pace. Da alcuni mesi sono in servizio per le autorità italiane quattro Gulfstream G650ER nuovi di zecca e in grado di coprire distanze intercontinentali senza dover fare scalo di rifornimento. Un quinto potrebbe aggiungersi nei prossimi anni.
I voli di Stato
I quattro G650ER si alternano, a seconda della missione. Nella maggior parte dei casi — stando ai dati forniti dalle piattaforme specializzate — vengono utilizzati per trasportare persone in pericolo di vita, consegnare organi o portare il prima possibile équipe mediche. In circa il 10-15% dei viaggi trasportano le cariche dello Stato. Quando a bordo c’è il presidente della Repubblica, per esempio, il numero del volo è IAM9001. Quando il jet — qualsiasi velivolo, a dire il vero — ha a bordo il presidente del Consiglio allora il volo ha come numero IAM9002. Che diventa IAM9003 per il presidente del Senato e IAM9004 per quello della Camera.
La scelta del modello
I Gulfstream — preferiti dai miliardari per muoversi velocemente nel mondo — vengono scelti da Roma nel 2023, con il governo Meloni. Ma l’analisi dei velivoli nuovi che devono sostituire la flotta di Stato (ormai vecchia) viene avviata durante i due esecutivi precedenti, stando a quanto apprende il Corriere. Nella nota integrativa alla «Relazione preliminare e determinazione a contrarre», di durata decennale (2023-2026) si legge che il costo per i jet è di 305.914.124,55 euro, pagati in quattro annualità: 90 milioni nel 2023, 90 milioni nel 2024, 122,9 milioni nel 2025 e 3 milioni nel 2026.

La manutenzione
In un altro documento si legge che i servizi di manutenzione per la flotta di aeromobili ammontano a 65,5 milioni per gli anni 2025-2026-2027. Ufficialmente nella «denominazione» si legge che i velivoli sono adibiti al «Trasporto sanitario d’urgenza» e i Gulfstream hanno «configurazione aeroambulanza», ma più avanti si nota anche l’altra funzione, quella più sensibile e politica: a bordo sono stati installati «apparati di navigazione militare» e predisposte «modifiche con apparati di comunicazione sicure e autoprotezione».
Le consegne
L’11 aprile 2025, secondo la piattaforma specializzata ch-aviation, i primi due Gulfstream comprati dall’Aeronautica Militare, sono stati consegnati al 31° Stormo di Ciampino che effettua le missioni di trasporto a lungo raggio di personalità e le missioni sanitarie d’urgenza. Gli altri due G650ER sono atterrati nella Capitale il 1° agosto. Sostituiscono così i Falcon 50 («con più di trent’anni di servizio») e 900 («alla soglia dei vent’anni»). Flotta, mette nero su bianco la relazione preliminare del ministero della Difesa, «obsoleta», senza la possibilità di «estendere la vita operativa» (per i Falcon 50) e «con costi onerosi per il mantenimento in efficienza» (per i Falcon 900).

Le caratteristiche
Realizzati a Savannah, Georgia, dove si trova il quartier generale di Gulfstream, i G650ER — scrivono al dicastero — volano veloci («crociera 0.90 Mach», 1.111 chilometri orari), vanno lontano («oltre 13 mila chilometri») trasportando fino a 19 passeggeri, consentono il «massimo controllo dell’ambiente cabina per garantire la più alta probabilità di sopravvivenza dei pazienti» e hanno motori «sostenibili, altamente efficienti e a basso impatto ambientale».
Le consegne
Il costo? Dipende dagli optional a bordo, ma la forbice oscilla tra i 65 e gli 85 milioni di dollari. Dal 2009 a oggi sono stati consegnati 592 esemplari, secondo i calcoli di ch-aviation, considerando tutte le sue varianti (G650, G650ER): 582 risultano «in servizio» — cioè stanno volando regolarmente —, gli altri sono fermi per manutenzione o altre ragioni.
lberberi@corriere.it
15 ottobre 2025
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