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Sydney Sweeney, bufera sulla pubblicità dei jeans: «Richiama l’eugenetica». La replica: cultura woke

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«Nel bene o nel male, purché se ne parli», diceva l’autore del Ritratto di Dorian Gray Oscar Wilde. Nel caso della pubblicità dei jeans di American Eagle, con protagonista l’attrice Sydney Sweeney, l’obiettivo è stato sicuramente centrato grazie alle polemiche nate intorno alla campagna. Negli Usa si è infatti scatenata una tempesta che riguarda superiorità della razza, linguaggio inclusivo, cultura woke, canoni di bellezza, derive Maga e molto altro. 

Al centro la pubblicità con l’attrice ventisettenne, famosa per i suoi ruoli nelle serie tv Euphoria e White Lotus. Bionda, occhi azzurri, bellissima, fisico perfetto, Sydney Sweeney appare nello spot seducente in un paio di pantaloni, seguita dalla scritta «Sydney Sweeney has great jeans», che per assonanza richiama «Sydney Sweeney ha dei buoni geni» (anziché jeans). 

Se la campagna pubblicitaria con «un linguaggio intelligente, persino provocatorio, avrebbe sicuramente toccato il tasto giusto», come aveva dichiarato il direttore marketing dell’azienda, l’effetto è stato diverso da quello previsto. A peggiorare le cose un video teaser pubblicato dall’azienda sui suoi social (che non fa tuttavia parte della campagna ufficiale) in cui Sweeney dice: «I geni vengono trasmessi dai genitori alla prole, spesso determinando tratti come il colore dei capelli, la personalità e persino il colore degli occhi. I miei jeans sono blu».

Sono piovute critiche pesanti: secondo alcuni il gioco di parole è un rimando, involontario o voluto, alla superiorità della razza e all’eugenetica, secondo cui l’umanità può essere migliorata attraverso la selezione di alcuni tratti genetici. Il fatto che Sweeney incarni alla perfezione i canoni di bellezza occidentali, nell’era della guerra al woke trumpiana, rende il messaggio sottilmente inquietante. Se infatti lo spot avesse mostrato attrici o modelle con diversi tipi di fisici o di diverse etnie, hanno notato molti, l’assonanza jeans/genes non avrebbe probabilmente creato nessun problema. 

Che il polverone fosse voluto o meno, seguendo gli insegnamenti di Wilde, non è dato saperlo. Di sicuro lo spot dei jeans di American Eagle non è passato inosservato. Con commenti pesanti sia da parte di chi critica il messaggio della pubblicità sia da parte di chi lo difende, sostenendo che la cultura woke veda drammi dove non ci sono. «Adoro come il crollo della sinistra per la pubblicità di Sydney Sweeney abbia portato solo a far sì che una bellissima ragazza bionda e bianca con gli occhi azzurri ottenesse 1000 volte più visibilità per i suoi “buoni geni”», ha scritto per esempio su X Megyn Kelly, ex conduttrice di Fox News (tv filo-Trump).  

American Eagle avrebbe in programma anche di lanciare un’edizione limitata dei jeans pubblicizzati da Sydney Sweeney per sensibilizzare sul tema della violenza domestica. Il ricavato delle vendite sarà infatti devoluto a un servizio di sostegno per le donne in difficoltà. Che sia anche questo troppo woke?

31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 09:51)

31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 09:51)

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