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Sul confine tra sacro e proibito. Al Mittelfest è l’anno dei «Tabù»

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«Il tabù parte da qualcosa che precede la legge scritta, dà la misura e il confine degli elementi che tengono insieme la vita umana in armonia. Il fascino di questa parola, di origine polinesiana, è che indica il limite del sacro per un verso e quello del proibito per l’altro: è qualcosa che precede ciò che poi noi stabiliamo razionalmente, ha in sé l’intuito del divino». Così Giacomo Pedini, direttore artistico del Mittelfest, introduce il tema della prossima edizione: Tabù.

La XXXIV tornata del festival, che si terrà dal 18 al 27 luglio, è stata presentata il 16 aprile a Udine, alla Fondazione Friuli Udine; sono intervenuti, oltre a Pedini, Cristina Mattiussi, presidente dell’associazione Mittelfest; Daniela Bernardi, sindaco di Cividale del Friuli; Mario Anzil, vicepresidente della Regione e assessore regionale alla Cultura e allo Sport.

Annunciato già alla fine della scorsa edizione, il tema si è, nell’arco del tempo, riempito di contenuti fino a restituire un cartellone ricco di stimoli, di sorprese, di proposte che sa leggere il nostro tempo. Nel ricordare il carattere «multidisciplinare e internazionale» della rassegna di teatro, musica, danza e circo di riferimento per l’area centroeuropea e balcanica, Pedini ha riassunto le linee guida dell’edizione. «Sarà un festival: di artiste e di creatrici; di grandi contaminazioni musicali; di spettacoli con storie forti, spiazzanti; e di proposte a misura di famiglia».

Proprio con un grande evento tout public si apre il 18 luglio in piazza Duomo la manifestazione: Cartoon night è un omaggio a composizioni musicali da fiaba, in scena, in anteprima assoluta, la cantante Tosca, la FVG Orchestra e un coro di voci bianche.

Nell’evento Sonata a Kreutzer. Tra passione e perdizione la violinista Laura Marzadori, l’attore Gioele Dix, qui voce narrante, e i Solisti di Pavia affrontano le pagine di Lev Tolstoj («la storia tabù di un femminicidio») e la composizione omonima di Beethoven. E con il genio di Beethoven si misurerà il formidabile pianista croato Ivo Pogorelich. Tra i grandi nomi anche Malika Ayane con l’Orchestra Corelli.

Contaminazioni musicali per rompere tabù e valicare i confini tra i generi. Come in Lay this drum! di Gaëlle Swann & Co., spettacolo belga che arriva forte dei successi all’estero. «L’immaginario associa le percussioni alla forza virile: dici batterista e pensi di solito a un uomo, invece qui — anticipa Pedini al “Corriere” — ti trovi davanti cinque donne, cinque artiste del ritmo, basta quello a ribaltare la prospettiva».

Arrivano in Friuli: i Divanhana Sevdalinka con musiche balcaniche e lo spettacolo sloveno Trieste-Istanbul A/R dei Gugutke: un invito a superare i confini e fonderli insieme in un ballo. Dall’Albania ecco gli Shkodra Elktronike che tra un mese rappresenteranno il loro Paese all’Eurovision e che a Cividale si fonderanno con un coro.

«Le arti performative si fanno in presenza. Nello stesso posto. E questo fa sì che un tabù, un tema che ha rilevanza sociale risuoni molto più forte perché il racconto ce l’hai davanti, è lì presente — aggiunge Pedini —. Che sia musica, teatro o circo cambia poco: non puoi fermarti come fai con un film o cambiare come fai con un libro. Puoi distogliere lo sguardo certo, ma la voce è lì ed è molto potente». Vale ad esempio per uno spettacolo, coprodotto dal festival, come The other side, prima assoluta, dal testo dell’argentino Ariel Dorfman, con Elisabetta Pozzi, Gigio Alberti e Giuseppe Sartori, diretti da Marcela Serli. «Un racconto perfetto per l’anno di Go2025!» con Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura: «C’è una coppia che aspetta l’esito di una guerra che sembra non finire e che al termine si ritrova con una casa divisa a metà perché proprio lì passa il nuovo confine. Ma come noi eravamo questo e ora chi siamo?».

Tra gli spettacoli più attesi anche Illusioni su testo del polacco Ivan Vyrypaev con Vinicio Marchioni alla regia e sul palco Lino Guanciale; e Argo, dal libro di Maria Grazia Ciani, con la regia di Serena Sinigaglia e un cast composto dall’attrice triestina Ariella Reggio, Maria Ariis e Lucia Limonta: il confronto fra generazioni rivive nella storia dell’esodo vissuto dall’autrice che, dopo la Seconda guerra mondiale, lasciò Pola. Un’altra storia molto intensa, «di segreti che collegano Europa e Medio Oriente», è proposta in The long shadow of Alois Brunner di Mudar Alhaggi, su un criminale nazista che trova rifugio a Damasco, contribuendo da lì alla creazione dei servizi segreti siriani.

Le sezioni Danza, Progetto famiglia e Circo di Mittelfest vivono ciascuna con proposte specifiche e trasversali: è il caso di Radar. Danza verticale, spettacolo per tutti, di Wanda Moretti; del divertente Hands up dell’olandese Leo Petersen (in arte Lejo); e di Loop dei Losers Cirque Company, compagnia originaria di Praga, tra circo, danza e acrobatica, che gioca a smontare e ricomporre i loop dell’esistenza.

Mittelfest quest’anno proporrà in totale 29 progetti artistici (19 prime assolute italiane) a cui si aggiungeranno 3 spettacoli selezionati del festival under 30 Mittelyoung.

A proposito di Mittelyoung la quinta edizione si tiene dal 15 al 18 maggio prossimi: ospiterà i 9 spettacoli vincitori dal bando concluso lo scorso febbraio con 182 candidature da tutta Europa (2 di teatro, 3 di musica, 2 di danza e 2 di circo) in rappresentanza di cinque nazionalità (Germania, Italia, Lettonia, Paesi Bassi e Romania). «Le proposte di ogni edizione — conclude Pedini — hanno creato un bacino di idee, una grande risorsa per fare scouting in un’ottica europea tra venti Paesi».

Le date

Il festival internazionale Mittelfest si tiene dal 18 al 27 luglio a Cividale del Friuli (Udine). Il tema è: Tabù. La 34ª edizione propone 29 progetti artistici più 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung. In totale sono in scena 19 prime assolute italiane e 6 tra produzioni e coproduzioni. Sotto: Giacomo Pedini, il direttore artistico Mittelyoung si tiene dal 15 al 18 maggio: 9 spettacoli (tra prosa, danza, musica e circo) di artisti under 30. L’iniziativa dà un sostegno concreto a lavori di giovani autori. I due festival metteranno in scena in totale 38 titoli, con artisti e artiste da 17 diversi Paesi della Mitteleuropa, dei Balcani e di altri Paesi del mondo Durante l’anno Mittelfest prosegue sotto il nome di Mittelland, con eventi e collaborazioni. È inoltre parte delle celebrazioni di «Go2025!» Informazioni: mittelfest.org

18 aprile 2025 (modifica il 18 aprile 2025 | 15:30)

18 aprile 2025 (modifica il 18 aprile 2025 | 15:30)

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