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«Sono un uomo fortunato», l’ultimo post di Diogo Jota prima dell’incidente: l’amore per la moglie Rute e i figli, i viaggi in Sardegna

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I video e le foto del matrimonio fra Diogo Jota e Rute Cardoso pubblicati su Instagram risalgono agli ultimi cinque giorni, il campione portoghese scriveva: «Sono un uomo fortunato». La vita lo ha separato da Rute e i loro tre figli nella maniera più tragica.  Il matrimonio è stato celebrato a Porto lo scorso 22 giugno, dopo una vita, perché Diogo e Rute stavano insieme dal 2012: si sono innamorati ragazzini. «Un giorno che non dimenticheremo mai», l’ultimo post.

LE REAZIONI ALLA MORTE DI DIOGO JOTA

Rute lo ha seguito sempre e ovunque, gli ha dato tre figli, insieme ai loro cani (tre, anche loro) conducevano una vita serena in una villa poco fuori città. Alisson e sua moglie Natalia tra gli amici più cari in Inghilterra: cene in famiglia, ogni tanto qualche fine settimana senza bambini, tanto calcio, maestro di videogiochi e Fifa, la passione dei maschi di casa (due) a cui da poco si è aggiunta la prima figlia femmina.  Dogo e Rute Cardoso sono cresciuti insieme e insieme hanno affrontato molte tappe della vita. Lei lo ha accompagnato in tutte quelle fondamentali del suo percorso, dal debutto fino all’apice con il Liverpool. 

Chi vive a Massarelos può ambire a diventare un ottimo venditore di caffè gourmet all’interno del Mercado do Bom Sucesso. Oppure, se arrivi appena maggiorenne, sei sicuramente uno studente Erasmus che frequenta quotidianamente l’università di Porto. Diogo Jota, «J» per gli amici, ha ribaltato la narrativa di un paesino di 7mila abitanti e – insieme al fratello André Silva – ha concentrato tutte le sue forze per diventare un calciatore professionista. «Quando vuoi ottenere qualcosa devi correre dei rischi», aveva dichiarato in una intervista. E Diogo Jota ne ha corsi tanti nella sua carriera. Scelte impopolari che lo hanno reso un vincente e un leader.
 silenzioso.

Cresciuto in Portogallo con Pacos Ferreira (dove diventa il più giovane nella storia del club a segnare nel campionato portoghese) e Porto, il talento di un giovane Diogo Jota viene apprezzato soprattutto in Inghilterra. Nell’Atletico Madrid non c’è spazio: Nuno Espirito Santo, allora, decide di puntare su di lui al Wolverhampton. Jota si sente a casa: metà della rosa è portoghese, l’allenatore lo fa giocare con continuità e per i tifosi è un idolo. 

Veloce, ibrido e incisivo: 44 gol, 13 assist e 131 presenze convincono il Liverpool e Jurgen Klopp a sborsare 45 milioni di sterline. I dubbi vengono subito a galla: con Mané, Firmino e Salah quanto potrà davvero fare la differenza? Jota non si spaventa, continua a segnare e diventa la miglior versione di sé: in maglia Reds vince una FA Cup, due Coppe di Lega e una storica Premier League. Anche in Nazionale non è un’alternativa: Jota è il faro offensivo. E in 5 anni vince due Nations League, l’ultima prima di un matrimonio speciale e di un viaggio in auto che sarà l’ultimo della sua vita.

La proposta di matrimonio nel 2022 e tre anni per organizzare tutto come nei loro sogni, scegliendo una stagione in cui non vi fossero Mondiali e Europei. L’amore per la Sardegna e, in assoluto, quello per il mare,  Liverpool era stata definita da entrambi la città dei sogni perché è lì che Diogo è diventato grande tanto da dire di non essere «mai stato così felice ». 

3 luglio 2025

3 luglio 2025

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