
Partiamo dal fondo: quell’accenno a «N.I.B:», pezzo seminale e decisivo dei Black Sabbath e quindi del compianto Ozzy Osburne è la chiosa simbolica e perfetta di quasi due ore di rock’n’roll dritto, duro, puro. Già ha salutato così ieri sera gli 8000 al Parco della Musica, nuova e riuscita location milanese vicino a Linate, Billy Corgan, sciamano degli Smashing Pumpkins, band fondamentale degli anni’90.Â
Che tornavano in città dopo 14 anni senza che l’ultima volta, a differenza della prima, memorabile, del 1995, avessero lasciato un grandissimo ricordo: slegati, iperprodotti allora, di nuovo essenziali pur con pienezza di suono ieri. Dove, accompagnato dagli storici Iha e Chamberlin e insieme alla brava e nuova chittarista Kiki Wong, il 58 enne Corgan, vestito con un mantello, eternamente uguale a sé stesso, ha praticamente eseguito per intero «Mellon Collie and the Infinite Sadness», capolavoro generazionale del 1995, oltre ad alcuni rimandi al precedente «Siamese Dream» e le cose ultime come «Aghori Mhori Mei».
E il giusto omaggio ai Sabbath ( Corgan è stato anche a Birmingham nella prima tappa del lungo addio a Ozzy) è calzato appunto a pennello: non tanto nelle sonorità , quanto nell’approccio. Riascoltando pezzi come «Today» e «Disarm», «Tonight, Tonight e «1979», ci si rende conto dell’attualità degli Smashing. La sintesi tra le coltellate del grunge, la potenza della melodia e la ricchezza dei suoni (quelle campane, quei violini) in un costante equilibrio-disequilibrio, dove la voce di Corgan, ancora oggi, suona limpida e metallica come ieri. Oltre ai temi, il disorientamento della generazione X degli Anni’90 di fronte al crollo delle ideologie e alla crisi del rock’n’roll.
E può permettersi anche di divertirsi Corgan, come quando coverizza «Take a Breath Away» dei Berlin, inaspettato lento che commuove propio i tanti reduci di fronte al palco. O quando mostra le sue eccellenti (e meno raccontate) doti chitarristiche in «Porcelina of the Vast Ocean». E quando, prima della conclusione Ozzyana, risuona potentissima «Zero» vengono subito in mente le parole di Corgan, in una recente intervista, «oggi si ascolta solo musica di merda». Non ci permettiamo di essere tanto tranchant, ma canzoni come queste, sì, non se ne fanno più.Â
31 luglio 2025 ( modifica il 31 luglio 2025 | 12:37)
© RIPRODUZIONE RISERVATA