
A pochi giorni dal rientro agli Internazionali di Roma, Jannik Sinner torna a parlare della vicenda Closteblol, dei tre mesi di stop che stanno per concludersi e dei periodi più pesanti. Lo ha fatto in un’intervista al Tg1. In un passaggio ha confessato di essere stato persino tentato di smettere: «C’è stato mai un momento, specie nei primi tempi, in cui ho pensato di mollare tutto? Si, sì. Mi ricordo che prima degli Australian Open quest’anno ero in un momento non felicissimo, ho detto “c’è ancora quel caso di doping”, e a fine anno ho detto “ok, è passato quest’anno, vediamo l’anno prossimo e com’è la situazione”».
Il clima in Australia, primo Slam dell’anno, dominato da Jannik, è pesante: «Arrivato in Australia non mi sentivo proprio a mio agio nello spogliatoio, dove mangiavo e i giocatori mi guardavano in modo diverso.. Non mi piaceva proprio, e lì ho detto, “è pesante vivere il tennis in questo modo quo». E scende ancora di più nei dettagli: «In campo non stavo come un giocatore si dovrebbe sentire, perché noi ci alleniamo tanto per poi divertirci quando giochiamo una partita bella. Questo divertimento giorno dopo giorno è andato un po’ via perché ho pensato ad altre cose».
Quando gli chiedono un commento su Federica Pellegrini che aveva parlato di disparità di trattamento in certe vicende legate all’uso di sostanze non conentite, Jannik replica: « Quello che ho passato non lo auguro a nessuno.Ognuno è libero di dire quello che vuole, ognuno può giudicare, va bene. Per me è importante quello che è successo, ma soprattutto quello che ho passato, che è molto difficile. Non lo auguro veramente a nessuno di passare da innocente una roba del genere, perché non era facile. Però siamo in un mondo dove ognuno può dire quello che vuole, quindi va bene così»
29 aprile 2025 ( modifica il 29 aprile 2025 | 22:01)
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