
Così diversi, così vicini. Jannik Sinner e Matteo Berrettini, la coppia più bella del tennis italiano. Ancora insieme, a Montecarlo, tra sorrisi e allenamenti, anche scambi a calcio tennis come raccontato dal numero 1 tramite un video pubblicato nelle storie Instagram. Jannik e Matteo da una parte, Simone Vagnozzi e Umberto Ferrara dall’altra.
Nella persona di Ferrara c’è tutto il mondo unito di Sinner e Berrettini: preparatore di Jannik, poi preparatore di Matteo dopo la decisione dell’altoatesino di separarsi a seguito del caso Clostebol, adesso nuovamente al seguito del numero 1. Vasi comunicanti, semplicemente amici: lo si percepisce dalle parole pronunciate reciprocamente, dai sorrisi quando sono in campo insieme (ma anche contro), dalla ricerca del tempo da trascorrere uno affianco all’altro, occasione per migliorarsi ulteriormente.
Quando Berrettini era l’idolo di Sinner
L’esempio di Sinner può aiutare Berrettini a uscire da un periodo complicato. Matteo è in crisi, non trova risultati ma soprattutto non gioca, si è cancellato anche dal Masters-1000 di Cincinnati. L’obiettivo è tornare per gli Us Open, se il fisico gli darà tregua. Gli addominali, sempre quelli, dietro alle difficoltà di Matteo. Non può non tornare in mente quanto accaduto alle Finals nel 2021, a Torino, quando The Hammer è stato costretto al ritiro per un infortunio proprio in quella zona. Chi lo ha sostituito? Sinner, proprio lui. «Matteo sei un idolo», il messaggio di Jannik alla telecamera dopo la vittoria contro Hubi Hurkacz. «Gioco questo torneo per Matteo», aveva detto.
L’intesa tra Matteo e Jannik
Per il giovane Sinner, Berrettini era davvero un esempio da seguire. Era il volto del tennis italiano, il finalista di Wimbledon, il giocatore in top-10. Ora Jannik lo ha superato e può indicare la via a Matteo. L’apparenza dice che i due sono diversi, Matteo più estroverso e Jannik di meno parole, uno da Roma e l’altro dall’Alto-Adige. Ma quando sono insieme, l’intesa è unica. Lo si è visto chiaramente a Malaga, lo scorso novembre, quando finalmente in Coppa Davis hanno potuto giocare insieme formando il doppio dei sogni e trascinando l’Italia alla seconda Insalatiera consecutiva.
E pensare che anni fa si iniziava a parlare di dualismo. Ce li si immaginava ai vertici entrambi, insieme, magari a lottare per i grandi titoli. «Il dualismo fa bene a tutti», diceva Matteo. Intanto il rapporto tra i due italiani si faceva sempre più forte, lontano dai riflettori, negli allenamenti a Montecarlo. Alla fine, rivali non lo sono quasi mai stati – due sfide e due vittorie di Jannik – e sono spesso stati dalla stessa parte, tra Coppa Davis, situazioni istituzionali e interviste doppie. Adesso, durante la preparazione verso gli Stati Uniti, ancora insieme. La coppia più bella del tennis italiano.
1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 19:46)
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