
Non si vedevano dalla premiazione sul centrale di Wimbledon, quasi sentivano la mancanza l’uno dell’altro. Rieccoli Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, dall’altra parte del mondo, a Cincinnati, pronti a sfidarsi in un altro continente, su un’altra superficie, per lo stesso obiettivo: il trono del tennis mondiale che appartiene a Jannik da 61 settimane. Per il momento, il numero 1 e il numero 2 sono uno a pochi metri dall’altro soltanto durante gli allenamenti; potrebbero esserlo ancora da avversari solo lunedì 18 agosto, giorno in cui è in programma la finale di un Masters 1000 di cui Sinner difende il titolo.
Si sono raccontati sorridendo queste tre settimane senza tennis, o meglio lo ha fatto Carlos a Jannik, interessato a conoscere i dettagli: «Nothing crazy (niente di speciale, ndr) – dice lo spagnolo -, ma è stato bello. Sono stato due settimane a casa e una nel sud della Spagna, mi sono quasi annoiato. Era almeno un anno che non vedevo tutti i miei amici e non facevo quello che volevo».
Sinner lì ad ascoltare, a indossare il polsino, a controllare le racchette e a prepararsi per l’allenamento. Anche lui si è rilassato, ma è arrivato di nuovo il momento di fare sul serio.
6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 07:05)
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