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Sidney Sweeney tra pubblicità, jeans e cappellini: l’attrice «bionda e con gli occhi azzurri» è la nuova musa dei Maga

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Le polemiche sullo slogan scelto da American Eagle per pubblicizzare i suoi jeans non si placano. Anzi, quella campagna è diventata un’ossessione per Donald Trump, che è intervenuto a più riprese al riguardo, alzando ogni volta la posta.

La pubblicità del brand, di cui è protagonista l’attrice Sydney Sweeney (Euphoria, The White Lotus), dice: «Sydney Sweeney ha dei gran bei jeans». Ma, vista l’omofonia, in inglese, delle parole «jeans» e «genes», si può anche capire che Sweeney ha dei gran bei geni. L’ambiguità è voluta. Esiste anche uno spot in cui Sweeney dice: «I geni si trasmettono dai genitori alla prole e spesso determinano alcune caratteristiche, come il colore dei capelli, la personalità e perfino il colore degli occhi… I miei jeans sono blu». E c’è il precedente di una pubblicità in cui Brooke Shields (nel 1980) faceva lo stesso gioco di parole.

Su questo slogan si è abbattuta una grandine di critiche. Sweeney è bianca, bionda e con gli occhi azzurri. E quindi, secondo alcuni, quella pubblicità, suggerendo l’idea che i tratti «ariani» siano superiori, trasmetterebbe un messaggio razzista. Di più: nazista.

Il capo della comunicazione della Casa Bianca, Steven Chung, ha detto: «La cancel culture è andata fuori giri». Poi è stato il turno del vicepresidente JD Vance che ha invitato gli indignati di sinistra a dare del nazista a chiunque ammiri una bella bionda: «È una grande strategia, ragazzi!». Poi, in un crescendo rossiniano, è intervenuto Donald Trump jr. che ha generato con l’AI una foto di papà in jeans nella stessa posa di Sweeney e l’ha postata su Instagram con la didascalia: «Donald, in questo momento, è davvero figo!!!».

Già si vociferava che Sweeney fosse di destra: al sessantesimo compleanno della madre i suoi parenti indossavano finti cappellini Maga con la scritta «Make Sixty Great Again» e magliette di Blue Lives Matter (le blue lives sono quelle dei poliziotti). Ma è stato solo quando è emerso che nel 2024 l’attrice si era registrata in Florida come elettrice repubblicana (negli Stati Uniti, per poter votare, bisogna iscriversi in un elenco in cui si può indicare, se si vuole, la preferenza politica) che anche Trump senior si è gettato nell’agone.

Il presidente, a caldo, aveva fatto solo una battuta: «Sweeney è una repubblicana registrata? Oh, allora adesso adoro la sua pubblicità!». Ma in seguito ha postato un più corposo testo sul suo social Truth, che ha poi corretto e allungato a più riprese. In quel testo «in progress» Trump cita gli spot woke della Jaguar che, scrive, hanno portato «al totale disastro» quell’azienda e dileggia il flop di una birra prodotta dal gigante del beverage Anheuser-Busch, la Bud Light, che nel 2023 fu bersaglio di un feroce boicottaggio per aver usato come testimonial l’influencer transgender Dylan Mulvaney. 

Infine, Trump tira in ballo anche la cantante Taylor Swift, super fan dei democratici, su cui scrive, con il consueto carosello di maiuscole: «Da quando ho rivelato al mondo chi fosse realmente, dichiarando su Truth che non la sopporto (LA ODIO!), è stata fischiata al Super Bowl e da allora NON È PIÙ SEXY. Il vento è cambiato: essere WOKE è da perdenti ed essere repubblicani è ciò che tutti desiderano».

American Eagle assicura in una nota che quella pubblicità parla solo di jeans. Eh già. Le sue azioni, intanto, sono salite un bel po’. 

6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 08:26)

6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 08:26)

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