Home / Motori / Sicurezza dei bambini in auto: il 32% dei genitori non usa correttamente i seggiolini

Sicurezza dei bambini in auto: il 32% dei genitori non usa correttamente i seggiolini

//?#

Il tema della sicurezza in auto è costantemente dibattuto. E meno male, dato che negli ultimi 10 anni si è verificato un calo del 26% delle vittime di incidenti stradali (dato Istat periodo 2014-2024). Un impegno costante che ha portato allo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti per la sicurezza in viaggio di grandi e piccini. Altroconsumo, organizzazione indipendente di consumatori, da anni si impegna a rilevare dati e a divulgare campagne informative: quest’anno lo ha fatto in associazione con Cybex, azienda tra i leader nella sicurezza dei bambini in auto. Entrambe le realtà hanno un obiettivo comune: quello di investire in programmi educativi, al fine di «colmare il gap tra innovazione e consapevolezza, una responsabilità condivisa in Italia come nel resto del mondo», ha dichiarato Johannes Schlamminger, Ceo di Cybex.

Gli errori più comuni

La rilevazione dei dati ha coinvolto un genitori con figli da 0 a 12 anni, età in cui i bambini raggiungono i 150 cm di altezza per cui è obbligatorio l’utilizzo di un seggiolino. Dall’indagine è sorto che il 32% dei genitori ammette di avere un comportamento scorretto nell’utilizzo di seggiolini auto: gli errori più comuni commessi da questa fetta di campione sono la mancanza di utilizzo delle cinture di sicurezza (57%), l’utilizzo di seggiolini auto non adeguati al bambino o all’auto (36%) e l’orientamento scorretto del seggiolino in auto (26%). L’attenzione all’utilizzo dei sistemi di sicurezza cala drasticamente con l’aumentare dell’età del bambino: l’inadeguatezza del seggiolino utilizzato varia dall’1% per i neonati fino al 32% per i bambini sopra i 10 anni. La disinformazione è particolarmente visibile nell’indagine sulla presenza del sistema Isofix sia sull’auto che sul seggiolino: il dato che più salta all’occhio è il 10% del campione che non sa nemmeno della presenza di questo sistema. Un altro valore rilevato che desta non poche preoccupazioni sono le motivazioni per cui i genitori decidono di non allacciare le cinture ai loro bambini: il 58% ammette di non allacciarle nei tragitti molto brevi, mentre il 26% segnala che al proprio figlio non piace sentirsi legato.

Cybex, ecco il seggiolino con l’airbag

Cybex, originaria di Bayreuth, produce da 20 anni seggiolini per auto: l’ultimo modello presentato è l’Anoris T2 i-size, adatto dai 15 mesi ai 7 anni e che è caratterizzato dall’integrazione di un airbag a corpo intero integrato nel cuscino di sicurezza. Una soluzione tecnologicamente avanzata e una delle più sicure sul mercato. «È importante che tutte le nostre campagne di informazione si basino su fatti oggettivi, come i dati rilevati da Altroconsumo — continua il Ceo Johannes Schlamminger —. Utilizziamo tutti i canali a nostra disposizione e le collaborazioni con le istituzioni per poter divulgare l’importanza dei sistemi di sicurezza per bambini, anche a costo di dare informazioni spiacevoli, come il numero di incidenti stradali gravi. Non c’è bisogno di spaventare, ma di informare con dati chiari».

«Il Governo? Ruolo fondamentale»

Su questo tema, è importante ricordare che il 73% degli incidenti avviene su strade urbane, e quindi anche in tragitti di pochi chilometri e in quelli percorsi abitualmente. «Ritengo che il governo abbia un ruolo fondamentale, se non obbligatorio, nella divulgazione di questi dati e nella sensibilizzazione dei genitori: l’impegno deve venire da parte di tutti, non solo dalle aziende e dalle associazioni. È sempre meglio investire sulla prevenzione che dover fare i conti dopo», conclude il manger. A questo proposito, il direttore generale di Altroconsumo Alberto Pirrone ha ricordato che nel 2024 la somma dei risarcimenti da parte delle assicurazioni per incidenti è ammontata a 12 miliardi di euro.

21 ottobre 2025 (modifica il 21 ottobre 2025 | 15:39)

21 ottobre 2025 (modifica il 21 ottobre 2025 | 15:39)

Fonte Originale