Home / Sport / Sebastiano Parolini agli Europei: «Atleta e medico, rubo tempo al sonno»

Sebastiano Parolini agli Europei: «Atleta e medico, rubo tempo al sonno»

//?#

Lo sport ad alto livello, ormai, è una scienza esatta: specializzazione e perfezionismo su alimentazione, riposo e ogni ambito della quotidianità sono requisiti fondamentali per chi vuole primeggiare. E poi ci sono le eccezioni, quegli atleti che riescono a esprimersi su livelli d’eccellenza riscrivendo le regole del gioco. È questo il caso di Sebastiano Parolini che, grazie al 13:25.71 sui 5.000 metri ottenuto a Vienna una settimana fa, miglior tempo dell’anno a livello italiano sulla distanza, si è guadagnato la convocazione agli Europei a squadre di Madrid, in programma questo fine settimana.

Oltre a Parolini, a Madrid si vedranno altri quattro atleti orobici: Marta Zenoni, dopo aver centrato il record nazionale indoor e migliorato il suo personale al Golden Gala di Roma, si metterà alla prova sui 1.500 metri, in programma domenica 29 giugno alle 19.50; un’ora più tardi scenderà in pista Gaia Colli per i 3.000 siepi. Alessia Pavese e Roberto Rigali gareggeranno nella 4×100, prove che chiuderanno il programma della giornata di sabato 28 giugno. A rendere unico il profilo di Parolini, 27enne di Dalmine, tesserato per il Gav Vertova sono tre particolarità: non è un atleta professionista, non è tesserato per alcun corpo militare e non è supportato nemmeno da sponsor privati. «Sono al secondo anno di specializzazione per diventare medico dello sport — spiega Parolini, che attualmente collabora con le Nazionali di freestyle e di sci alpino —. Come faccio a dividermi tra lavoro e atletica? Bisogna ottimizzare le 24 ore che si hanno a disposizione: pur lavorando è possibile ritagliarsi un paio di ore per allenarsi».

Parolini, sa aspirante medico saprà l’importanza del recupero. La sua quotidianità rispetta la regola?

«Predico bene e razzolo male: agli atleti spiego l’importanza del riposo, ma nel mio caso lo sport sottrae tempo al sonno. Però ho trovato una mia routine: mi basta dormire 6-7 ore per ricaricarmi. E se mi rendo conto che non ho recuperato, mi gioco il jolly del giorno di riposo».

Ha dormito poco dopo il primato personale a Vienna?

«Sapevo che c’erano le condizioni per migliorare il mio personale, magari di una manciata di secondi. Non mi aspettavo certo di abbatterlo di 20”».

Questo cambia le sue ambizioni o lo considera un tempo difficilmente ripetibile?

«Ciò che dice il cronometro è sacro e se ho stampato questo tempo significa che lo valgo; d’ora in avanti l’asticella sarà posta un po’ più in alto; scenderò in pista con meno timori reverenziali e un po’ più di fiducia in me stesso».

Già a partire dalla gara di Madrid?

«A Madrid sarò una riserva: da un lato vorrei gareggiare, dall’altro spero di non doverlo fare, visto che significherebbe che Yeman Crippa ha qualche problema. Sarà comunque l’occasione per vedere da vicino i migliori atleti d’Europa, con l’obiettivo di rubare loro qualche segreto, anche in vista della mia futura professione di medico dello sport».

A livello agonistico qual è la sua ambizione?

«Con il mio allenatore Silvio Bosio avevamo pianificato la stagione su tre picchi di forma: a dicembre per il cross, in cui abbiamo vinto il titolo europeo nella staffetta mista, a marzo per i campionati italiani indoor, a cui mi sono presentato con qualche acciacco fisico, ad agosto per gli italiani outdoor, che sono il prossimo obiettivo».

Un’altra sua particolarità è che lei va forte sui 1.500, i 3.000 e i 5.000. Qual è la distanza su cui scommetterà agli Italiani?

«Nei 1.500 ci sono specialisti della distanza di alto livello. A Caorle disputerò sia i 3.000 che i 5.000; ovviamente, dopo il tempo di Vienna, l’ambizione maggiore è proprio sulla distanza dei 5 chilometri».


Vai a tutte le notizie di Bergamo

<!–

Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.–>

Iscriviti alla newsletter di Corriere Bergamo

26 giugno 2025

26 giugno 2025

Fonte Originale