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Scuola, per i professori stipendio più alto fino a 185 euro al mese (ma dipende da anzianità e grado)

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Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha dichiarato su Radio 24 che «le sensazioni sono buone quindi può anche essere che riusciamo a chiudere già domani (oggi per chi legge, ndr)», confermando una convergenza significativa tra i soggetti negoziatori. L’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha convocato nuovamente le organizzazioni sindacali rappresentative per definire gli ultimi dettagli della proposta economica, attestata a 150 euro medi lordi complessivi, con punte fino a 185 euro al mese. La Uil mostra disponibilità verso la firma, mentre la Cgil mantiene una posizione di dissenso.

Il personale docente

Per il personale docente, gli incrementi oscillano tra 105 e 177 euro lordi mensili, mentre per il personale amministrativo e di elevata qualificazione la forbice varia tra 82 e 186 euro lordi. Complessivamente, l’aumento rappresenta il 6% della massa salariale. Sono inoltre previsti arretrati medi stimati in 1.444 euro lordi, calcolati dal 2022.

Il decreto legge

Attraverso il decreto legge 127/2025 su iniziativa del ministro Giuseppe Valditara, è stata recuperata un’una tantum introdotta di recente pari a 142 euro lordi a lavoratore. Elemento importante: più del 60% degli aumenti complessivi era già stato anticipato tramite il Decreto-Legge 145/2023 (“Anticipi”), quindi parte significativa degli importi è già visibile in busta paga dei dipendenti dalla scuola.

Grado ed anzianità

Per il personale docente retribuzioni e aumenti sono collegati al grado di scuola nel quale si insegna e all’anzianità di servizio. Solo per fare qualche esempio, «un docente della scuola dell’infanzia e di quella elementare, con un’anzianità di servizio dai 15 ai 20 anni, avrà un aumento di circa 132 euro al mese», scrive il Messaggero. Con un’anzianità tra 21 e 27 anni salirà a 142 euro, per arrivare fino ai 159 euro circa, di un insegnante di scuola materna o elementare con oltre 35 anni di servizio. 

Gli scalini successivi

Per i docenti della scuola media gli aumenti saranno leggermente più alti. A un insegnante con un’anzianità di servizio tra 15 e 20 anni, andranno circa 145 euro al mese. Lo scalino successivo, vale a dire un’anzianità di servizio tra 21 e 27 anni, darà diritto ad un aumento di 156 euro sempre lordi mensili. Mentre per un docente con oltre 35 anni di scuola, l’aumento arriverà a quasi 177 euro.

Il focus sull’università

«Con un’anzianità di servizio tra 15 e 20 anni, lo scatto sarà di poco meno di 150 euro, mentre con 21-27 anni di servizio si arriverà a circa 165 euro. Per gli insegnanti con oltre 35 anni di anzianità, l’aumento lordo mensile sarà di 185,31 euro», spiega ancora il Messaggero. Per il settore dell’Università, a seconda delle qualifiche, si oscillerà da 137 a 215 euro di aumento medio mensile. Per gli Enti di ricerca da 175 a 240 euro. 

Il tavolo del triennio

Ora l’immediato avvio delle trattative per il Contratto collettivo nazionale del prossimo triennio, 2025-2027. L’obiettivo dichiarato del sindacato Anief, una delle sigle rappresentative del comparto scuola, è garantire agli oltre un milione e 300 mila lavoratori scolastici circa 450 euro lordi complessivi nei tre rinnovi successivi, per recuperare almeno il 16% dell’inflazione accumulata negli ultimi tre anni.

Le altre richieste

L’Anief rivendica riforme strutturali: il riscatto agevolato degli anni di studi universitari, il pensionamento anticipato per il personale scolastico considerando il burnout, l’aumento del finanziamento della Carta dei docenti (estesa ai supplenti annuali), la riforma del reclutamento con doppio canale e l’introduzione di buoni pasto.

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5 novembre 2025

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