
Cento piazze permanenti per Gaza. Accampamenti, tende, presidi: «Facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina». Dopo il grande sciopero generale di lunedì scorso, l’Usb con altre sigle legate ai movimenti pro Pal rilancia e da oggi annuncia una mobilitazione permanente in vista della manifestazione nazionale a Roma il 4 ottobre organizzata dalle associazioni di palestinesi in Italia. Le tende compariranno davanti alla stazione Termini a Roma, al valico 3 a Genova, in piazza della Scala a Milano e in altre 97 piazze d’Italia.
Cortei e blocchi
Non saranno i soli. In tutto il Paese sono numerose le iniziative per dire no alla guerra a Gaza e contro i bombardamenti del governo israeliano nella Striscia. E in solidarietà alla Global Sumud Flotilla in viaggio verso la Palestina. Un’onda lunga partita lunedì cono lo sciopero generale e che non accenna a diminuire, e che ogni giorno vede sit-in e cortei improvvisati. Giovedì sera, una manifestazione pro-Pal del Global Movement to Gaza ha raggiunto la Farnesina, sede del ministero degli Esteri, a Roma. A Taranto, l’Usb con altri movimenti ha bloccato l’arrivo della petroliera Seasalvia attesa nel porto per rifornirsi di greggio per Israele. A Torino, gli universitari riuniti in assemblea preparano le occupazioni: «Come equipaggio di terra dobbiamo rilanciare la lotta». E sono stati identificati dalla Digos gli attivisti che mercoledì hanno occupato i binari della stazione di Porta Susa durante una manifestazione per la Flotilla. Ma il coordinamento Torino per Gaza ha già annunciato un nuovo blocco per domani: stavolta sarà all’aeroporto di Caselle. A Genova, oggi e domani, i lavoratori portuali di tutta Europa si troveranno per una due giorni di assemblea: «Non lavoriamo per la guerra» il loro messaggio. Cittadini e studenti sono scesi in piazza ieri anche a Padova, Verona, Venezia, Chieti e in altre città, mentre a Roma, l’Istituto Rossellini ha dato il via alla prima occupazione scolastica d’autunno: «Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto». A Spoleto, in un corteo Cgil per la pace a Spoleto, ha sfilato anche il leader Cgil Maurizio Landini: «Bisogna smettere di far finta che non siamo in guerra, l’economia di guerra è già partita».
E non si esclude un nuovo sciopero generale. Lo ha promesso la Cgil, nel caso il viaggio della Flotilla dovesse aggravarsi, con nuovi attacchi da parte dell’esercito israeliano. E lo hanno già annunciato «se la situazione dovesse precipitare» i sindacati di base, dell’Usb, organizzatori già della protesta nazionale di 24 ore di lunedì scorso: «Questa volta senza preavviso».
Stop agli aerei
Ma venerdì è anche il giorno dello sciopero nazionale del trasporto aereo che dalla mezzanotte di ieri sera mette a rischio centinaia di voli in tutta Italia. Le proteste sono diverse e riguardano varie categorie di lavoratori, quelli (Usb) dell’indotto delle aziende Federcatering, Assocontrol, Assaereo, Assaeroporti Assohandlers, Assocatering, Assologistica e Faro, il personale di Volotea (Uiltrasporti) e di Wizz Air (Filt Cgil). Quattro ore fermi – 10-14 – i lavoratori di Assohandlers. Garantite le fasce di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21. Contratti dignitosi e aumento dei salari le richieste, ma a Malpensa la Cub organizza un presidio pro-Pal con blocco totale dei varchi delle merci.
26 settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
26 settembre 2025
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