Buongiorno, si chiede di sapere se sia necessario presentare SCIA per il rifacimento di un muro di sostegno di una strada privata gestita da un Consorzio e a chi, eventualmente, spetta l’onere di presentare SCIA considerato che il Consorzio ha un amministratore.
Nel caso di specie, relativo al rifacimento di un muro di sostegno di una strada privata gestita da un Consorzio, occorre distinguere la natura dell’intervento per individuare il corretto titolo edilizio da presentare.
Il rifacimento di un muro di sostegno, anche se posto a servizio di una strada privata, costituisce di norma un intervento edilizio di rilevanza strutturale, in quanto incide sulla stabilità e sulla sicurezza dell’opera. Qualora si tratti di semplici opere di manutenzione ordinaria, come piccole riparazioni o stuccature senza modifiche strutturali, non è richiesto alcun titolo abilitativo. Se invece l’intervento prevede opere di consolidamento o rifacimento senza alterare in modo sostanziale le dimensioni o le caratteristiche statiche del muro, è necessario presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Nel caso in cui il muro venga ricostruito modificandone l’altezza, la sagoma, i materiali o le fondazioni, l’intervento assume natura più rilevante e può richiedere un permesso di costruire o una SCIA alternativa.
La competenza per la presentazione della SCIA è del Comune nel cui territorio si trova il manufatto. Per quanto riguarda il soggetto legittimato a presentare la pratica, essendo la strada privata gestita da un Consorzio, tale soggetto è il Consorzio stesso, in quanto titolare della proprietà o della gestione del bene. L’amministratore del Consorzio, che ne è il legale rappresentante, è quindi la persona incaricata di sottoscrivere e presentare la SCIA, normalmente per il tramite di un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra), il quale provvede alla redazione della documentazione tecnica e all’invio telematico tramite il portale comunale.
La SCIA deve essere corredata da una relazione tecnica asseverata, dagli elaborati grafici di stato di fatto e di progetto, dai calcoli strutturali se previsti, dal titolo di legittimazione alla presentazione (ad esempio l’atto costitutivo o la delibera del Consorzio) e da eventuali pareri o autorizzazioni aggiuntive qualora l’area sia sottoposta a vincoli, come quelli paesaggistici o idrogeologici.
L’amministratore del Consorzio, in quanto firmatario, è responsabile della legittimità della presentazione, mentre il tecnico asseverante risponde della correttezza tecnica e della conformità dell’intervento alle norme edilizie e di sicurezza. Le spese relative ai lavori e alla pratica amministrativa restano a carico del Consorzio e vengono ripartite tra i consorziati secondo quanto stabilito dal regolamento interno o dalle quote millesimali.
In conclusione, per il rifacimento di un muro di sostegno di una strada privata consortile è normalmente necessario presentare una SCIA al Comune competente. L’onere della presentazione spetta all’amministratore del Consorzio, in qualità di legale rappresentante, che potrà avvalersi di un tecnico abilitato per la predisposizione della documentazione e l’invio della pratica. Solo qualora l’intervento comporti modifiche sostanziali al manufatto originario potrà rendersi necessario il rilascio di un permesso di costruire o una SCIA alternativa.