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Schlein: «Meloni ora si faccia sentire sui dazi, serve una presa di posizione netta»

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(LaPresse) «Ci aspettiamo ora una presa di posizione netta e forte da parte del governo e di Giorgia Meloni perché per le loro amicizie politiche non possono dannegggiare l’interesse nazionale ed europeo»: così la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della Conferenza nazionale sulle politiche industriali organizzata dal partito a Roma. «L’impatto di dazi al 30% sarebbe devastante per l’economia italiana ed europea. Io spero che da qui al 1 agosto ci sia tempo e spazio per rafforzare il negoziato europeo e si arrivi ad un accordo che sventi una guerra commerciale. È una follia autarchica quella che sta portando avanti Donald Trump per ragioni puramente ideologiche» ha ribadito la leader dem, ricordando: «Dall’inizio abbiamo detto che l’Europa doveva essere pronta a negoziare compatta e pronta a colpire dove fa più male, e cioè gli interessi delle big tech americane, big tech di cui Trump è il lobbista. L’abbiamo visto anche quando ha costretto altri governi a togliere dalla tassa minima globale proprio contro le big tech americane. L’Europa deve essere unita e compatta, sarebbe deleterio avviare una strategia di negoziazioni bilaterali». 
Eventuali misure di compensazione? «La prima strategia è evitare i dazi e se non sarà possibile essere pronti ad una reazione forte europea che vada a toccare dove fa più male a Donald Trump. Si può fare subito un piano come quello di Sanchez da 30 miliardi di risorse nuove. Meloni ha annunciato un piano da 20 miliardi di cui nemmeno un euro era nuovo ma risorse di fondi già stanziati».

12 luglio 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA

12 luglio 2025

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