
«Con Eugenio andiamo a prenderci la Toscana». Le titubanze se Giani fosse o meno l’uomo giusto per correre come governatore sembrano oggi un passato molto remoto. Elly Schlein, di passaggio a Siena per sostenere la campagna elettorale del candidato della coalizione di centrosinistra, ricorda tutte le cose buone fatte dalla giunta uscente, poi carica la piazza: «Noi siamo qui per costruire anche in Toscana le condizioni migliori per poter avviare un’impresa e per poter trovare un lavoro dignitoso che sia gratificante anzitutto per i giovani. Quindi forza Eugenio Giani: siamo molto compatti al suo fianco e siamo contenti che la maggioranza si sia anche allargata rispetto a quella che già governa».
Ad ascoltarla oltre 200 persone, nonostante poco dopo il suo arrivo, abbia iniziato a piovere. Impossibile sottrarsi a uno dei temi del momento, i Cpr. «Naturalmente siamo contrari», sottolinea la segretaria del Pd.
Posizione confermata da Giani: «Io, questi luoghi impropri di detenzione senza il personale che sappia gestirli, in Toscana non li voglio. Prima si riformino, se ne facciano delle strutture adeguate allo scopo, e poi se ne riparla. In questo momento non voglio che si pensi alla Toscana quasi come a un dispetto, per mandare luoghi che in altre realtà italiane si sono manifestati come centri integrati».
A ruota è il turno di Mps, ma in questa caso non c’è un’unica sinfonia. Anzi, le visioni di Schlein e Giani quasi confliggono. «Se in quel dicembre 2020 non fossimo andati a Roma a dire, ‘Il Monte dei Paschi non lo incorporate mai in un’altra realtà’, probabilmente oggi saremmo tutti Unicredit. E invece no: il Monte, attraverso quella reazione, quella voglia di riscatto, è diventato una delle banche che addirittura — chi l’avrebbe mai detto — il Cuccia, che governava la finanza in Italia, avrebbe visto la sua Mediobanca acquistata dal Monte», racconta il governatore.
Qualche minuto dopo è il turno della segretaria Dem: «L’unico interventismo del governo è stato sul risiko bancario, dove invece che proteggere le regole del buon funzionamento del mercato ha agito a difesa, o comunque a sostegno, di una cordata piuttosto che l’altra considerata più vicina o più amica. Noi crediamo che questo sia sbagliato, che non abbia precedenti e che vada contro qualsiasi principio liberale».
L’affondo però tralascia il fatto che quelle mosse sono state propedeutiche ad arrivare al risultato esaltato dallo stesso Giani, ovvero la conquista di piazzetta Cuccia. Differenza di vedute che dura un attimo, poi ritornano gli applausi, gli abbracci e le foto in posa. Dritti alla metà a ogni costo.
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27 settembre 2025
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