
Il centrosinistra è già partito con la campagna elettorale per le Regionali con incontri, eventi, Feste dell’Unità in tutto il Veneto. E sabato anche la Lega ha ufficialmente dato gas al motore iniziando il percorso verso le elezioni. Si riuniva in mattinata il direttivo regionale del partito, guidato dal segretario Alberto Stefani (che è anche uno dei nomi in lizza per la candidatura della coalizione di centrodestra). La coalizione ancora non ha scelto il perimetro dell’alleanza, quante e quali liste saranno della partita, ma il Carroccio in Veneto non vuole farsi trovare impreparato.
Si è collegato, per alcuni minuti, anche il segretario federale Matteo Salvini: ha voluto fare il punto della situazione assieme alla Liga e «ribadire la richiesta della Lega di esprimere il prossimo candidato presidente del centrodestra». Con 11.000 iscritti, più di 160 sindaci e un migliaio di amministratori in tutta la regione, la Lega secondo Salvini ha una «forza dirompente, l’eccellente amministrazione garantita negli ultimi anni con la guida di Luca Zaia non va dispersa». Sulla Lista Zaia, che gli alleati non vogliono inserire nella coalizione di maggioranza ma che il governatore ritiene possa valere ancora molti punti e voti trasversali, Salvini ha detto che è “un valore aggiunto” e che la porterà al tavolo con Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Difficile che la accettino, ma il segretario la metterà sul piatto assieme alla candidatura. Lo stesso presidente della Regione Luca Zaia, in merito alla sua lista, da settimane ripete che “sarà il candidato presidente a decidere”, che potrà scegliere se inserirla fra le liste dei partiti alle Regionali o meno.
La riunione di sabato mattina era dedicata soprattutto all’organizzazione, ai prossimi appuntamenti, alle proposte programmatiche ricevute, che saranno analizzate e sviscerate per essere inserite nel programma, appunto, della coalizione. Per quanto riguarda le liste, sono 158 le candidature arrivate alla sede della Lega, una trentina delle quali da parte di esponenti civici, non iscritti al partito: l’85% sono amministratori, consiglieri assessori e sindaci. «Si potrebbero già fare tre liste» ha detto Salvini durante il collegamento. Ma se il leader parla espressamente di “candidato della Lega”, il direttivo regionale tiene un tono più morbido e invoca, per la Lega, un “ruolo da protagonista nel futuro della Regione Veneto, con lealtà nei confronti degli alleati di centrodestra e in naturale continuità con l’operato di Zaia e la sua giunta”. Il senso è lo stesso, ma l’imperativo è accantonato. Resta il fatto che nulla è deciso: per avere un nome bisognerà aspettare molto probabilmente dopo Ferragosto, se non settembre.
Tanto, la data delle elezioni ancora non c’è, fra l’irritazione dei partiti e dei cittadini: si sa solo che si voterà non prima di ottobre e non oltre il 23 novembre. Ma la Regione non ha ancora deciso quale di queste domeniche.
Sull’altro fronte politico, intanto, il centrosinistra si muove compatto con un campo larghissimo dai partiti alle civiche, e c’è già il candidato governatore: Giovanni Manildo, ex sindaco Pd di Treviso.
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9 agosto 2025
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