
«Stiamo lavorando sul permesso di soggiorno a punti. Così come c’è la patente a punti e a chi guida drogato o ubriaco si tolgono dei punti, a maggior ragione, se ti concedo la cittadinanza e ti apro le porte di casa mia, ti tolgo quei punti e ti rispedisco al tuo Paese». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, a Mattino Cinque News su Canale 5. «Stiamo lavorando come Lega e come governo perché» i migranti condannati «scontino la pena al loro Paese. Ce ne sono troppi», ha aggiunto commentando un episodio di violenza commesso lo scorso agosto da due migranti pregiudicati a Milano.
Il leader leghista, poi, dopo aver ribadito che «nessuno dei nostri figli andrà in guerra», parlando dell’altissima tensione tra Nato e Ucraina, argomenta così: «Non ho elementi per dire che “Tizio” o “Caio” vogliono la guerra, ma noto da ministro e italiano che chi continua a insistere per entrare in guerra contro la Russia, chiede un esercito europeo, dice “armiamo la Germania” o “insediamo un comando di guerra a Parigi”, non usa diplomazia o parole di pace. possibile che qualcuno che è in difficoltà nel suo Paese, non il governo italiano, ha bisogno di questo clima di odio e tensione per rimanere al suo posto. Noi no». E poi: «Non vedo l’ora di ripartire con la ricostruzione delle strade e delle scuole in Ucraina e di tornare ad avere buoni rapporti commerciali, sportivi e culturali con la Russia».
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26 settembre 2025 ( modifica il 26 settembre 2025 | 09:38)
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