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Royals e divi al gala di solidarietà della Croce rossa di Monaco inventato nel dopoguerra dal principe Luigi II

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Principi e vip, si rinnova questa sera il rito glamour dell’estate nel Principato. Era il 10 agosto del 1948 quando Maurice Chevalier fu invitato nella Salle des Etoiles dello Sporting nel Principato di Monaco al Gala della Croce Rossa. E negli anni per la celebre sala dal soffitto che si apre nella notte per far entrare le stelle, sono passati Frank Sinatra ed Ella Fitzgerald, Sacha Distel e Harry Belafonte, Elton John e Robbie Williams, Sammy Davis Jr. Liza Minnelli, Elton John, Tina Turner, Lionel Richie, Joe Cocker, Stevie Wonder e tanti altri. Merito di Grace che aprì la porta al jet set di Hollywood. E trasformò il piccolo regno-enclave stretto tra Francia e Italia, in una calamita di mondanità. 

Era stato il principe Luigi II, bisnonno di Alberto che militò nella Legione straniera, a volere la Croce Rossa Monegasca riconosciuta dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, poi il principe Ranieri III padre dell’attuale principe Alberto II, l’aveva presieduta fino al 1958. Dal 1958 al 1982 è stata guidata dalla Principessa Grace e dal 1982 da Alberto. Affiancato oggi con il ruolo di vice presidente, dalla moglie Charlène che – fasciata in un abito rosso monegasco – è stata la protagonista del banchetto di Stato in onore del presidente Macron e della Premiére Dame in visita di Stato nel Principato a inizio giugno. 

Erano 41 anni – dalla storica visita di François e Danielle Mitterrand nel 1984 – che un presidente francese non attraversava per arrivare al Rocher in visita di Stato, dove dal 1297 i Grimaldi, da Genova, si insediarono. Ricevimento sotto i ritratti degli avi di Alberto: il principe Carlo, che nell’Ottocento diede il nome a Monte-Carlo, il quartiere più famoso, e poi Alberto I il «principe Navigatore» e ancora Luigi II. Statuaria, in argento e diamanti, la principessa Carolina protagonista di un brindisi con il presidente Macron seduto alla sua destra. 

Alberto di Monaco e la principessa Charlène con i gemelli Jacques e Gabriella avevano accolto l’arrivo del presidente francese nella cour d’honneur della reggia al Rocher. 

Al galà della Croce Rossa 2024 Charlène era invece arrivata statuaria in un abito Louis Vuitton, Alberto in smoking estivo bianco. Con loro la nipote del principe: Camille Gottlieb, figlia della principessa Stéphanie alla guida della sezione giovani della Croce Rossa di Monaco, che ai complimenti sul suo abito scintillante di paillettes firmato Liastublla, aveva scherzato: «Solo un po’ ingombrante quando si sale in macchina». Poi sulla pista da ballo, il principe Alberto non aveva resistito e si era alzato a ballare sulle note dei Jamiroquai. Concedendosi anche qualche foto ricordo con il telefonino del concerto dei pionieri del future punk con sette album nella Top 10 del Regno Unito, un Grammy e oltre 26 milioni di album in tutto il mondo. 

In sala Dame Shirley Bassey e il principe Charles-Henri de Lobkowicz, il miliardario Sir Jim Ratcliffe del colosso Ineos (azionista del Manchester United) con personalità di Monaco come il segretario generale e managing director dello Yacht Club, Bernard d’Alessandri e il gioielliere dei Grimaldi Alberto Repossi con la moglie Giò e il principe Domenico Pallavicino, Console onorario di Monaco a Genova, oltre al costruttore Claudio Marzocco (suo il primo grattacielo a Monaco la Tour Odeon). La monegasca Monica Bacardi si era aggiudicata a 75 mila euro la borsa Hermès vintage messa disposizione dalla Maison parigina per la raccolta fondi della Croce Rossa. 

Gala mondano, organizzato dalla storica Societé des Bains de mer et cercle des etrangers voluta a metà Ottocento dal principe Carlo, e momento di solidarietà. Con un’opera d’arte messa ogni anno a disposizione dalla Croce Rossa monegasca. Quest’anno sul palco la prima ballerina Aurélie Dupont con Harry Roselmack e il concerto dell’icona del rock britannico Billy Idol. Mentre è l’artista Bernar Venet a donare alla Croce Rossa Monegasca una delle sue opere, Generative Angles Painting – Red 11, a testimonianza del suo impegno a favore della solidarietà. 

Un anno fa l’artista che aveva donato alla Croce Rossa di Monaco una sua scultura era stato Wim Delvoye che col benestare della Fondazione Henry Dunant, aveva voluto rendere omaggio al fondatore della Croce Rossa riproducendone il busto, secondo il suo stile artistico e i suoi codici, con la sua scultura Ball Track (Dunant).

12 luglio 2025

12 luglio 2025

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