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Rocío Muñoz Morales: «Credo nei valori: alle mie figlie dico di essere fiere di loro stesse, rispettose, sincere»

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«Alle mie figlie vorrei lasciare l’eredità di un cuore buono. Vorrei che fossero delle donne pure, fiere di loro stesse, rispettose, sincere». Con queste parole l’attrice Rocío Muñoz Morales, in questi giorni al centro della bufera mediatica e giudiziaria per la fine della relazione con Raoul Bova, ha affrontato la sua prima uscita pubblica dopo le rivelazioni legate ai vocali inviati dall’attore alla modella Martina Ceretti. «Sono questi valori, che mi hanno trasmesso la mia mamma e le mie sorelle, a rendermi la donna forte che sono oggi. Quelli che riescono a fare le cose migliori sono le persone che hanno il cuore più grande». 

Ospite del Magna Graecia Film Festival di Soverato, in Calabria, l’attrice (che fa parte dalla giuria internazionale della manifestazione) ha partecipato a una conversazione con la conduttrice Carolina di Domenico. Il Bova-gate è restato fuori dalla scaletta dell’incontro, ma Rocío Muñoz Morales, nata a Madrid 37 anni fa, ne ha approfittato per raccontarsi. «Anche se non ci si sente mai veramente pronti bisogna buttarsi nelle cose. Io non mi sono mai pentita delle sfide che ho affrontato, le cose normali mi annoiano», ha datto. Inoltre ha annunciato che sta finendo il suo terzo libro, dopo Uno posto tutto mio e Dove nasce il sol: «Lo sto scrivendo da tempo e pensare che avevo ideato questa storia in tempi non sospetti! Ho iniziato a scrivere durante il periodo del Covid. Dopo la chiusura dei teatri ho sofferto perché era come se mi mancasse una parte di me, un posto dove ero libera e isolata per qualche ora. Mi sentivo come se mi fosse stato tolto un mio spazio e l’ho ritrovato tramite la scrittura».

Non è mancato anche un riferimento al rapporto dell’attrice con la Calabria, regione che ospita il festival. «È una grandissima emozione tornare in Calabria. Mi sento a casa: giro con le mie bambine e mia mamma e trovo sempre gente bella e luoghi che mi sorprendono. Io amo la verità della Calabria. È una terra che mi arriva nuda, nel suo bello e nel suo brutto. Accoglie, non ha paura di essere sé stessa». Alla regione, ha raccontato l’attrice, è legata anche un’esperienza professionale a cui è molto legata. «Mi hanno proposto di interpretare Rita Pisano, la sindaca di Pedace. Una donna forte, di quelle che non ha paura di guardare tutti in faccia. Inizialmente pensavo avessero sbagliato quando hanno scelto me per interpretare quel ruolo, mi sentivo completamente diversa da lei. Rita è stata disegnata da Pablo Picasso e qualcuno ha colto una somiglianza con me. Per calarmi nel ruolo ho conosciuto la sua famiglia, bellissime persone con cui ancora sono ancora spesso in contatto, e che mi ha aiutata tantissimo a cogliere le sfumature della sua persona. Ci sono dei ruoli che ti rendono una donna migliore, questo lo è». 

2 agosto 2025 ( modifica il 2 agosto 2025 | 19:01)

2 agosto 2025 ( modifica il 2 agosto 2025 | 19:01)

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