Dal 15 ottobre si possono accendere i riscaldamenti nelle circa 50 città che appartengono alla prima fascia. Alcune sono anche al Sud, come Enna e Potenza, i capoluoghi di provincia più alti del Paese. Sono i primi a poterlo fare, oltre a Cuneo, Belluno e Trento che invece possono farlo per tutto l’anno senza limitazioni. A deciderlo è stato un decreto del presidente della Repubblica più di dieci anni fa. In sintesi, per le grandi città, a Milano, Torino e Bologna il riscaldamento è partito il 15 ottobre. A Roma si accende dal 1° novembre, a Napoli dal 15 novembre, a Palermo dal 1 dicembre.
Al di là delle date, con le attuali tariffe del mercato libero, secondo l’analisi di Facile.it quest’anno gli italiani per riscaldare casa spenderanno, in media, 1.024 euro in bollette del gas. Come devono comportarsi le famiglie italiane per contenere i costi? Per aiutare i consumatori, Facile.it ha individuato alcuni accorgimenti che consentono di risparmiare centinaia d’euro. Intanto, vediamo le date di accensione dei riscaldamenti. In coda all’articolo, i consigli per risparmiare.
Le zone climatiche
Sono sei le diverse zone climatiche del Paese. Vanno dal profondo Sud nella Zona A alla F, che non prevede limitazioni. Per i condomini e le abitazioni, i riscaldamenti potranno essere accesi dopo le 5 del mattino e spenti entro le 23 con una temperatura massima di 20 gradi centigradi (la tolleranza è di due gradi). Eccole, una per una.
Zona climatica A
Dal 1 dicembre al 15 marzo per un massimo di 6 ore giornaliere: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Zona climatica B
Dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
Zona climatica C
Dal 15 novembre al 31 marzo per un massimo di 10 ore giornaliere. Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
Zona climatica D
Dal 1 novembre al 15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere: Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
Zona climatica E
Dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere: Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.
Zona climatica F
Nessuna limitazione di gradi ed orario: Cuneo, Belluno, Trento.
Come risparmiare
Non è necessario trasformare la casa in un deserto. Le temperature eccessive fanno male alla salute e, cosa non da poco, causano uno spreco di gas e denaro. Basta abbassare il riscaldamento di un solo grado per ottenere un risparmio stimato di quasi 100 euro in bolletta. In alternativa si può ridurre il tempo di accensione dei termosifoni, togliere anche solo un’ora al giorno può far risparmiare circa 35 euro all’anno. Dotare i radiatori di valvole termostatiche consente di risparmiare ancora di più e, soprattutto, non riscaldare a vuoto gli ambienti.
Il termostato intelligente
Le nuove tecnologie possono tramutarsi in un grande alleato per le famiglie italiane. Ricorrendo al termostato intelligente, che monitora le variazioni di temperatura anche in base alle condizioni meteo, ed attivabile a distanza tramite il proprio telefono, sarà più facile tenere sotto controllo il riscaldamento di casa in base alle proprie esigenze.
La centralina automatica
Oltre alla domotica, esistono poi ulteriori soluzioni di ultima generazione che permettono di evitare sbalzi di potenza nell’impianto di riscaldamento e di ottenere così un risparmio energetico importante. Questo è possibile, per esempio, dotando l’impianto stesso di una centralina automatica, capace di regolamentare la temperatura della casa e di stabilire una programmazione su misura.
Le offerte più vantaggiose
E’ sempre bene valutare attentamente le tariffe. Il mercato libero è popolato da centinaia di venditori, e le differenze di prezzo tra l’uno e l’altro possono essere significative. La spesa finale per la bolletta del gas può variare fino al 34% tra l’offerta più conveniente e quella meno vantaggiosa. Scegliere un fornitore non ottimale significa rischiare di pagare fino a 310 euro in più solo per il riscaldamento domestico.
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16 ottobre 2025
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