Home / Economia / Rio Mare, il boom del tonno spinge il fatturato di Bolton oltre 3,5 miliardi e l’utile a 207 milioni

Rio Mare, il boom del tonno spinge il fatturato di Bolton oltre 3,5 miliardi e l’utile a 207 milioni

//?#

Tonno, colla, detersivi, creme, deodoranti, saponi, carne in scatola ecc: totale dello “scontrino” 3,5 miliardi di euro. È quanto ha venduto nel 2024 (+8,1% sul 2023) il gruppo Bolton, realizzando un utile netto in forte crescita a 207 milioni contro i 174 dell’anno prima e il doppio del 2022. In cima, al controllo, c’è la holding familiare Factor con un patrimonio netto di 1,1 miliardi e che ha portato l’utile a 124 milioni (75 nel 2023): in bilancio ha 963 milioni di riserve di utili distribuibili ai soci. 

Multinazionale familiare

Sono i conti di uno dei più grandi gruppi privati italiani, non quotato in Borsa. «Siamo un’impresa familiare italiana di beni di largo consumo», scrivono, con un certo understatement, sul sito web della multinazionale a cui fanno capo oltre 60 marchi tra cui molti arcinoti come Rio Mare, PalmeraCollistar, Uhu, Omino Bianco, Borotalco, Simmenthal, Wc Net ecc. La famiglia Nissim ha il controllo e Marina Nissim è presidente esecutivo, con Roberto Leopardi group ceo e Salomone Benveniste consigliere delegato del gruppo fondato dal padre Joseph, morto nel 2019 poco dopo aver compiuto 100 anni. 

I numeri

Negli ultimi dieci anni Bolton ha aumentato i livelli occupazionali da 3mila a oltre 11mila persone e i numeri dicono che i siti produttivi sono 17 di cui cinque in Italia, 13 le navi da pesca, 150 i Paesi dove Bolton è presente e più di 100 milioni le famiglie che comprano i prodotti del gruppo. L’Italia è il principale mercato con il 29,2% dei ricavi, seguita dagli altri Paesi europei (18,3%), Sudamerica (12,9%) e Nordamerica (10,1%). 

Il food traina

Il fatturato proviene per il 68,5% (2,4 miliardi, +9,5% sul 2023) dalla divisione food. E – scrivono gli amministratori – «il suo business principale (produzione e commercializzazione di conserve di pesce in scatola, principalmente tonno), che vale nel complesso più del 60% del totale sviluppato dalla divisione, dipende in particolare dalla performance dello storico marchio “Rio Mare”, che anche nel 2024 ha registrato un aumento del fatturato grazie alla diversificazione dei mercati in cui è presente». Il gruppo è uno dei maggiori fornitori di tonno al mondo e ne commercializza oltre 500 mila tonnellate all’anno. 

Il tonno «vale» oltre un miliardo

«Ne utilizziamo una parte per i nostri marchi e vendiamo il resto a clienti diversi attraverso la nostra società, Tri Marine». L’attività di “tuna supply” nel 2024 ha raggiunto un valore di oltre 1 miliardo con un aumento del 24%.
I dividendi dell’attività industriale salgono al piano superiore della Factor Holding che nel 2024 ha incassato 90 milioni di proventi da Bolton. Si tratta della principale componente dell’utile da 124 milioni realizzato nel 2024 dalla società di famiglia. 

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.


Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.

6 agosto 2025

6 agosto 2025

Fonte Originale