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Rino Gattuso c.t., perché sì e perché no: può fare l’impresa ma non era il meglio su piazza

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È già una buona cosa che la nomina di Rino Gattuso non venga salutata da un coro entusiastico, com’era successo con Spalletti per la fresca impresa col Napoli e l’ansia di maledire Mancini, ma sia discussa e anche criticata: se l’unanimismo ci ha portati sull’orlo di un nuovo baratro, ben vengano i dubbi. Gattuso è un allenatore migliore di come lo descrive l’ormai soffocante retorica del ringhio e della maglia sudata, ma non è il meglio che c’era su piazza un mese fa, quando Gravina si sarebbe dovuto porre il problema di cosa fare in caso di flop in Norvegia (e l’altissima considerazione che ha poi espresso per Haaland e soci lo «obbligava» a un piano B).

Lasciando stare Ancelotti, Gravina avrebbe potuto bloccare Allegri, la cui qualità di lettura delle partite — preziosissima in Nazionale — non teme rivali. Viceversa ciò che in azzurro è possibile fare fino a un certo punto, costruire un progetto di gioco, è un aspetto del mestiere che non lo ha mai entusiasmato. Sarebbe stata una scelta win-win. La stessa idea di Ranieri per avere chance di riuscita andava preparata per tempo. Ma è andata così, e oggi Gattuso è il nuovo c.t., par di capire il frontman di un gruppo di lavoro imperniato sui campioni del 2006, che in tanti si divertono a irridere per le disavventure vissute in panchina. Ci sono state, soprattutto quando il nome pesante li ha portati in alto troppo presto. Poi però sono ripartiti, e gente come Gattuso va apprezzata per la disponibilità a lavorare anche in tornei esterni al solito circolo vip. Quel che deve fare in azzurro è chiaro: costruire una squadra che in marzo vinca il doppio playoff, uno semplice (ma ricordiamoci della Macedonia), uno contro una rivale del calibro di Serbia o Polonia. 

È un’impresa alla sua portata se smettiamo di dire «non possiamo non qualificarci per la terza volta», un modo di pensare deleterio, e poi se finiscono queste penose epidemie pre-nazionale. Un provvedimento aiuterebbe: chi marca visita in Nazionale non può tassativamente giocare la gara di campionato seguente, come se fosse squalificato.

16 giugno 2025 ( modifica il 16 giugno 2025 | 07:07)

16 giugno 2025 ( modifica il 16 giugno 2025 | 07:07)

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