
Mobilità sostenibile, energie rinnovabili, stop a consumo del suolo, inceneritori e discariche. Legambiente detta la sua agenda politica e lo fa con una chiamata collettiva a tutti i partiti. E non con un appello a distanza ma con un incontro in presenza, il primo della campagna elettorale, venerdì alla Casa della Rampa di Padova: nessuno si è sottratto, a partire dal centrodestra. Con il candidato in pectore alla presidenza della Regione della Lega Alberto Stefani e il coordinatore veneto di FdI Luca De Carlo arrivati insieme, con largo anticipo, quando ancora non c’era nessun altro. Seguiti a stretto giro dal candidato del centrosinistra Giovanni Manildo.
I temi
«Oggi (ieri, ndr) c’era sicuramente un candidato in sala, Manildo — ha detto tra il serio e il faceto De Carlo — a breve, questione di giorni, avremo il nostro nome. Poi lavoreremo compatti per il bene dei veneti». Quella del senatore e coordinatore FdI è stata la sola battuta sullo stato dell’arte del confronto sul candidato in casa centrodestra: il tema al centro del dibattito era appunto l’ambiente. «I prossimi cinque anni saranno determinanti — ha esordito il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro — il documento che vi sottoponiamo, Veneto 2030: la Bussola di Legambiente, non è di denuncia ma contiene indicazioni e proposte». Si passa dall’urgenza di eliminare i combustibili fossili, alla riduzione del consumo del suolo fino alla lotta all’inquinamento con focus su Pfas e Porto Marghera. Quindi, mobilità sostenibile e conversione industriale: «Non siamo hooligan ma cittadini pragmatici».
Il nucleare
Idee che hanno fatto presa tra i politici. Azione, M5S, Udc e Alleanza verdi sinistra hanno immediatamente sposato le istanze dell’associazione. «Sono le mie», le parole di Erika Baldin, da due mandati consigliera regionale M5S. A sollevare un discrimine, la collega di Forza Italia a palazzo Ferro Fini Elisa Venturini: «Sul nucleare FI, con il proprio ministro, ha una sua posizione ma sempre nel confronto». Per il resto, l’accordo con Legambiente c’è: «Sui Pfas il Veneto è stata il primo in Italia ad intervenire».
La road map
«L’ambiente deve essere pre-politica — le parole di Stefani — è tema di tutti, è responsabilità sinergica e collettiva per dirla con Spinoza. La Bussola cita un percorso, una strada giusta». Quindi la sua road map: «Innovazione, trasporto pubblico agevolato previo reperimento di fondi: non solo divieti ma una spinta gentile con incentivi». Ha parlato di «saggezza, forza e fermezza» nella transizione ecologica Manildo: «Servono sicurezza idraulica, rigenerazione urbana e un piano per gli insediamenti logistici — ha spiegato —. Sulla mobilità va ripreso in mano il sistema ferroviario metropolitano integrato ai trasporti locali». «Non possiamo dividerci sull’ambiente — ha sottolineato De Carlo — su suolo e acqua si gioca tutto. Le buone pratiche devono diventare istituzionalizzabili».
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27 settembre 2025
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