
Azioni concrete da mettere in campo oggi, per la pediatria di domani. Un sostegno alla ricerca e alla formazione dei medici del futuro per accompagnarli nelle sfide che ancora restano da affrontare nella cura dei bambini: è lo spirito che anima DicoGiovani, fondazione scientifica e nuova realtà nel panorama della pediatria italiana. Nata da pochissimo e senza fini di lucro (unico scopo: incoraggiare e supportare la ricerca), si presenta ufficialmente in un incontro in programma lunedì 8 settembre all’Università degli Studi di Milano (La pediatria delle nuove generazioni, dalle ore 16, Aula 302, via Festa del Perdono 7) che sarà anche occasione per fare il punto ed esplorare le nuove frontiere della pediatria.
Come funzionerà nella pratica la nuova fondazione? «Verranno presi in considerazione progetti di ricerca di pediatri che non abbiano superato i quarant’anni di età — spiega Gian Luigi Marseglia, direttore della Clinica pediatrica Università di Pavia – Fondazione Policlinico San Matteo e presidente della neonata DicoGiovani —. Per valutarli, verranno costituite, sulla base dei vari campi di ricerca, commissioni ad hoc indipendenti, con esperti italiani e stranieri riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Poi, selezionati i progetti, i finanziamenti verranno erogati non direttamente ai singoli medici ma arriveranno loro attraverso le istituzioni, per una assoluta correttezza: università, società scientifiche, istituti di ricerca… Entro marzo del 2026 avvieremo le prime borse di studio». L’idea di base è favorire la crescita di quello che Marseglia chiama il «vivaio» della pediatria italiana: università e scuole di specializzazione, «lì dove ci sono i giovani», spiega, chiamati a essere pediatri in un futuro che cambia velocemente e non sempre, nel mondo attuale, sostenuti nella giusta misura.
Alla base del progetto DicoGiovani c’è l’impegno della Dicofarm, azienda specializzata in pediatria e neonatologia con sedi anche all’estero (Varsavia, Barcellona, Bucarest): «La nostra vocazione — racconta Maurizio Acri presidente del Gruppo e consigliere della nuova fondazione DicoGiovani — è stata sempre quella di lavorare a stretto contatto con i medici, le università, le istituzioni scientifiche». Azienda familiare (a fondarla, nel 1977, fu il padre di Acri e oggi siamo alla terza generazione impegnata sul campo), Dicofarm ha la ricerca nel Dna: «Una ricerca indipendente, e che spazi in tutti i campi — sottolinea Acri —: crediamo nell’importanza della ricerca come valore assoluto, ecco perché ci è sembrato un atto di responsabilità dar vita a una realtà che potesse supportare i giovani medici ed essere utile in tutti i campi di studio, non solo in quelli legati all’ambito di azione della nostra azienda».
Durante l’incontro di domani, introdotto da Marseglia e Acri, a riflettere sugli sviluppi della pediatria saranno docenti e ricercatori da varie parti d’Italia (tra cui Alberto G. Ugazio, Eugenio Gaudio, Franca Fagioli, Gian Vincenzo Zuccotti) e, in collegamento dagli Stati Uniti, interverrà Luigi Daniele Notarangelo, leader nel campo dell’immunologia, oggi al National Institutes of Healt americano. Sul tavolo, il ruolo chiave della formazione e quello delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, strumenti avanzati dai quali non possono prescindere i giovani medici in via di formazione di oggi, pediatri del futuro.
7 settembre 2025 (modifica il 7 settembre 2025 | 13:08)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
7 settembre 2025 (modifica il 7 settembre 2025 | 13:08)
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