
Non c’è solo il granitico «no» di Antonio Decaro. A complicare il possibile futuro da consigliere regionale di Michele Emiliano, c’è anche Giuseppe Conte. Fermo e deciso a sbarrare la strada al governatore uscente, quanto lo è il candidato in pectore del centrosinistra. C’è da dire che le ultime dichiarazioni pubbliche di Conte lo avevano fatto intendere.
Da tempo e, ora con più nettezza, l’ex premier invoca una discontinuità e un profondo cambiamento rispetto al passato. Non più tardi di quattro giorni fa, in una diretta social, ha ribadito che «bisogna voltare pagina. Eravamo in giunta, ne siamo usciti per le inchieste. Siamo desiderosi di entrare in coalizione nel segno di un reale ed effettivo rinnovamento».
Nulla di esplicito nei confronti del governatore in carica, insomma. Ma nel segreto delle stanze in cui le trattative vanno avanti, il nome lo si è fatto eccome. E la conferma arriva non solo dal fronte emilianista, ma anche da quello grillino. Ciò che viene riferito è di un Conte indisponibile a sostenere una coalizione in cui il presidente uscente veste i panni di consigliere semplice. Tanto determinato da non voler nemmeno interloquire telefonicamente con il governatore in carica. «Di parlare si parleranno» riferiscono fonti, ma «in questo momento c’è una chiusura netta».
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Un assist per Antonio Decaro che così può far pesare maggiormente il suo aut aut sul tavolo della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein che, in questo rovente clima elettorale, non intende ancora intervenire. Lo farà , assicurano fonti dem, se la situazione dovesse sfuggire di mano del tutto, ma non è questo il momento. I pentastellati duri e puri, quelli che con Conte hanno rapporti molto stretti, assicurano che il leader del Movimento non arriverà a tirare la corda al punto tale da spezzarla.
Come fare, dunque? Come già accaduto in Toscana dove la situazione sembrava dover precipitare inesorabilmente per l’indisponibilità del M5S a sostenere il presidente uscente Eugenio Giani: interrogando gli iscritti (che poi hanno votato sì). È solo un’ipotesi, ma è il modo in cui poter uscire dal guado. Dal fronte emilianista, invece, aleggia un clima più ottimistico. Non ci sarà bisogno dell’intervento di Schlein perché «Antonio e Michele sono persone intelligenti, fanno così da 20 anni».Â
Fatto sta che la situazione inizia a preoccupare. Questo clima di totale incertezza sta alimentando il nervosismo non solo tra i candidati, che ancora non hanno chiaro il percorso da seguire (più d’uno deciderà in quale schieramento correre a seconda del fatto che Decaro sia o meno candidato), ma anche nell’elettorato. Hanno tentato di sbloccare la situazione sindaci e amministratori del Salento con una lettera aperta con la quale tentano di spronare l’europarlamentare: «Torna, Antonio – scrivono – Il tempo è ora. E la Puglia ti chiama».
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9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 08:12)
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