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Regionali in Puglia, Aldo Patruno lascia il dipartimento Cultura: nelle due province in cui è candidato (con i 5 Stelle) piovono finanziamenti

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Da oggi, 14 ottobre, a capo del dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, non c’è più Aldo Patruno. Il super dirigente voluto da Michele Emiliano ha rassegnato, alle 18 di ieri, le dimissioni dall’incarico per potersi così dedicare alla campagna elettorale che lo vede candidato nelle liste del Movimento 5 Stelle in due circoscrizioni, Bari e Bat.
Dimissioni pro-forma, c’è da dire. Perché Patruno ha ricoperto il ruolo di dirigente (dopo le regionali del 2015 nelle quali si candidò con il Pd senza essere eletto) perché scelto dal governatore uscente. Ovvero: non essendo un dipendente della Regione Puglia, il suo incarico termina con lo scadere della legislatura. Mancava, in buona sostanza, poco più di un mese e mezzo.
«Si tratta di una scelta (quella di candidarsi, ndr) a lungo ponderata e profondamente sentita – si legge nella lettera – maturata nel rispetto dei principi di trasparenza, correttezza istituzionale e lealtà nei confronti dell’Amministrazione regionale, che ho avuto l’onore di servire negli ultimi 10 anni con impegno e dedizione». 

I finanziamenti nelle province in cui è candidato

A pubblicare la missiva sui suoi profili social è stato lo stesso Patruno che, a corredo, ha elencato la lunga serie di interventi in materia di Cultura e Turismo, allegando anche il link del portale regionale in cui, dice, si trova tutto: dati quantitativi e qualitativi, temi chiave, progetti bandiera, foto, video, interviste, investimenti. Investimenti, appunto. Tasto dolentissimo per l’ex dirigente coratino giacché più di qualcuno storce il naso: nelle province in cui è candidato sono notevoli i finanziamenti concessi a festival e rassegne, anche nelle ultime settimane e in modo discrezionale. Proprio quella discrezionalità che oggi, associata alla candidatura politica, viene letta come inopportuna. 
Patruno, si diceva, dopo essere stato depennato dalla lista di Foggia per insurrezioni locali e dove pure i vertici del Movimento intendevano inserirlo, è candidato a Bari e nella Bat. Provincia quest’ultima dove avrebbe voluto candidarsi anche Grazia Di Bari, ex consigliera delegata alla Cultura del governo Emiliano ma che avendo concluso il secondo mandato in Consiglio regionale avrebbe dovuto ottenere una deroga dal M5S che, però, non le ha concesso come invece accaduto ai colleghi Cristian Casili e Rosa Barone, candidati rispettivamente a Lecce e Foggia.

14 ottobre 2025

14 ottobre 2025

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